FILIPPI, Giovanni Maria
Figlio di Bartolomeo e di Pasqua, nacque probabilmente verso il 1565 a Desindo di Giudicarie nel Trentino.
Per la sua formazione artistica mancano documenti: si suppone che egli abbia fatto il tirocinio come scultore scalpellino a Innsbruck, non è però escluso che si sia formato anche a Trento. Nel 1586 firmò l'edicola del portale della chiesa della Assunta di Dasindo, per la quale realizzò anche due finestre e due portali laterali, ma molto probabilmente ampliò pure la struttura originaria, mantenendo l'abside gotica, nella forma della croce latina con cappelle laterali. Il 23 luglio 1595 sposò Biagia di Francesco Olivieri; il 2 giugno 1596 nacque il figlio Antonio; l'11 ott. 1600 la figlia Maria.
Verso il 1600 il F. si trasferì a Roma; la sua attività romana, benché non sia documentata, dovette avere una certa importanza se nel 1602 egli fu chiamato dall'imperatore Rodolfo II a Praga. Qui il F. giunse nel febbraio o marzo dello stesso anno, con la moglie e i figli; in seguito fece venire anche suo fratello Antonio, scalpellino. Nel marzo 1602 il F. divenne l'architetto e costruttore del castello reale di Praga con annuali 360 fiorini renani e con 100 talleri di pensione. La famiglia dimorava nell'area del castello in una casa situata nell'ala trasversale tra il secondo e il terzo cortile.
Il 6 maggio 1607 fu battezzato suo figlio Rodolfo nella cattedrale di S. Vito al castello di Praga; padrini furono l'imperatore Rodolfo ed il principe Carlo di Liechtenstein (ambedue sostituiti dai loro delegati) e le consorti del cancelliere e del vicecancelliere del Regno di Boemia.
Il 26 genn. 1608 Rodolfo II gli aumentò la pensione di 100 talleri, il 20 genn. 1610 nobilitò il padre Bartolomeo ed i suoi figli. In questo torno di anni, in data imprecisata, morì la moglie Biagia. Tra l'estate del 1610 e il luglio del 1611 il F. fece un viaggio in Italia al seguito dell'imperatore. Nel 1611, prima di rientrare a Praga, rimase per qualche tempo a Monaco e nel luglio si fermò a Innsbruck, dove ritornò in ottobre su incarico dell'imperatore, per lavori non specificati.
Dopo la morte di Rodolfo II nel gennaio 1612 il F. passò al servizio dell'imperatore Mattia, sempre a Praga, dove rimase fino alla fine del 1616. Nell'ottobre del 1612 egli chiese, invano, all'imperatore di dargli in dono la piccola casa al castello reale nella quale abitava, a titolo di rimborso per il viaggio in Italia del 1610-1611. Nel marzo 1613 si recò in patria e portò poi a Praga la nuova moglie e il figlio. Nel gennaio del 1615 acquistò un terreno nel quartiere praghese Hradčany, nella vicinanza del castello, per costruirsi una propria casa.
Alla fine del 1616 il F. lasciò Praga; nel marzo 1617 è documentato a Brno, capitale della Moravia, dove si era recato probabilmente su richiesta del principe Carlo di Liechtenstein. Da Brno fu chiamato dal principe a Lednice nella Moravia meridionale, senza dubbio per qualche progetto o lavoro al castello.
A Brno il F. il 15 giugno 1618 ottenne il diritto di cittadinanza con la qualifica di "costruttore". Lo stesso giorno versando 300 ducati egli comprò una casa nella via Široká di Brno per 800 talleri. Tre giorni dopo pagò però un supplemento di 100 ducati moravi e cambiò questa casa con un'altra nella stessa strada.
L'ultimo documento noto risale al 21 genn. 1620, quando quest'ultima casa fu venduta dalla moglie al nobile Ladislav Šlejnic di Šlejnice. Non sono documentati il luogo e la data di morte del F. (da porre, forse, dopo il 1631).
A Praga il F. fu responsabile di tutti i lavori edilizi del castello reale e dei suoi giardini, come pure di quelli dei castelli reali nella Boemia centrale, soprattutto a Brandýs, Lysá e Přerov, tutti sull'Elba vicino a Praga, ai quali sovrintese e per i quali fece disegni.
Al castello reale di Praga continuò la costruzione degli edifici nuovi voluti da Rodolfo II, cominciati nel 1586 sui progetti di G. Gargiolli, eseguiti dal costruttore imperiale U. Aostalli e dopo la morte di quest'ultimo nel 1597 da O. Fontana e M. Gambarino da Lugano. Nella parte ovest del nuovo palazzo settentrionale del castello il F. eresse dal 1602 in poi le nuove scuderie dell'imperatore. Al di sopra progettò una vasta sala (ora chiamata "Spagnuola") che prevedeva nicchie con statue scandite da colonne e due coppie di portali nei lati brevi. I progetti del F. furono realizzati da M. Gambarino e dai suoi collaboratori: lo scultore G. B. Quadri e lo scalpellino e scultore G. A. Brocco.
Il palazzo settentrionale di rappresentanza fu collegato al palazzo meridionale, in cui si trovavano gli appartamenti dell'imperatore e in particolare le due lunghissime gallerie create per le collezioni di Rodolfo II; in una delle due torri di quest'ala il F. costruì nel 1602 una scala elicoidale e trasformò la sommità della torre in un padiglione a due piani; sostituì il tetto della seconda torre con un terrazzo.
Nel 1605 il duca Wolfgang Wilhelm von Pfalz Neuburg trattò col pittore ed architetto di Rodolfo II, J. Heintz, e col F. per lavori nella chiesa di Neuburg an der Donau; il F. poi elaborò due varianti di un disegno iniziale di J. Heintz. Nel 1606 disegnò una porta d'ingresso al mulino imperiale. Nell'ottobre 1607 progettò un imponente edificio d'abitazione su una isola nel fiume Moldava vicino alla riserva di caccia di Bubeneč che non fu realizzato.
Nel 1607 fece disegni anche per la casa del banchiere Lazar Henckel nella città minore di Praga, forse ispirato dalle opere di A. Palladio a Vicenza; alla costruzione partecipò G. A. Brocco. Nello stesso anno ricostruì per Rodolfo II sulla piazza grande a Plzeň, una casa poi detta dell'imperatore.
Nel 1611 egli progettò la chiesa luterana di S. Trinità nella città minore di Praga, a pianta longitudinale con unica navata con cappelle laterali e volte a botte; la chiesa presenta due torri sulla fronte. Simile è la collegiata di S. Maria di Arco in Trentino, per la quale il F. eseguì disegni prima del 3 giugno 1613. La prima pietra fu posta il 7 novembre, ma la chiesa fu ultimata solo il 19 giugno 1668. Verosimilmente il F. fu impegnato nell'ideazione di un'altra chiesa, S. Maria Assunta a Stará Boleslav, a nord di Praga, costruita dal 1613 al 1623 da Iacopo de Vaccani di Porlezza, il cui impianto architettonico è simile a quello delle due precedenti.
Nel 1611 il F. progettò molto probabilmente anche la chiesa di S. Salvatore per i luterani della città vecchia di Praga, terminata nel 1614; essa presenta due torri sulla fronte, l'interno monumentale a tre navate e il coro aperto da grandi finestre goticheggianti, probabilmente su richiesta della comunità committente; l'esterno, meno monumentale, è forse opera di G. D. Bariffo.
Nel gennaio del 1612 il F. disegnò il Castrum doloris per l'imperatore Rodolfo II, nella forma di un ciborio imponente, di cui si è conservata un'incisione. Per l'imperatore Mattia progettò poi l'ala trasversale tra il primo ed il secondo cortile del castello reale a Praga, con una scala e una porta monumentale, tripartita, detta di Mattia, costruita negli anni 1613-1614. Essa è affine alle porte del Libro extraordinario di S. Serlio, ma presenta già tracce del primo barocco.
Non è escluso che il F. fosse pure l'autore dei disegni per una parte del castello di Ladislav Velen di Žerotín a Moravská Třebová nel Nordovest: il monumentale padiglione d'ingresso, a tre piani, è affine alla struttura della porta del mulino imperiale e di quella di Mattia; il suo schema tripartito risente delle indicazioni del Serlio e palesa l'impronta dell'architettura di Praga sotto il Filippi.
Del F. sono probabilmente anche i progetti per il municipio della città minore di Praga, un edificio a tre piani, con facciata articolata da pilastri sovrapposti, costruito negli anni 1617-1619. Ancora il F. è verisimilmente l'ideatore dei due portali della chiesa di S. Rocco - un ex voto di Rodolfo II - nel monastero di Strahov a Praga, scolpiti nel 1617 0 1618 da G. B. Bussi. A lui si devono forse anche alcune parti del castello degli Asburgo a Linz in Austria; gli sono stati inoltre attribuiti due portali della residenza di Monaco di Baviera realizzati intorno al 1611, ma tale notizia non è documentata.
Wilhelm (1976) gli ha assegnato i disegni per la chiesa dedicata alla Natività di Maria Vergine per i principi Massimiliano e Carlo di Liechtenstein a Vranov (dintorni di Brno), realizzata da A. Erna. La chiesa, ad una navata con cappelle laterali e con due torri sulla fronte, è affine a quelle precedentemente citate. Non è certa la partecipazione del F. ai disegni del 1602 per la chiesa dedicata alla Madonna a Valtice (Moravia meridionale) per Carlo di Liechtenstein.
In qualità di esperto il F. partecipò a differenti commissioni riguardanti i problemi edilizi dei quartieri di Praga; per esempio, nell'ottobre del 1616, egli elaborò un rapporto sui lavori di G. D. Bariffo nel monastero e nella chiesa di S. Iacopo dei minoriti nella città vecchia di Praga; nel 1608, come "praefectus fabricae S. Caesareae Maiestatis", fu testimone di un contratto tra il convento degli agostiniani della città minore ed il costruttore D. Bossi e nel 1610 di uno tra gli agostiniani della città nuova di Praga ed un costruttore di nome Marco.
Il F. fu l'architetto più importante di Boemia e Moravia, ed uno dei più eminenti nell'Europa centrale, nei due primi decenni del Seicento. Suo merito fu il tentativo di superare i retaggi dell'architettura gotica in favore di un'adesione ai modelli tardorinascimentali e barocchi importati dall'Italia.
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