MANNA, Giovanni
Giurista, economista, pubblicista e patriota, nato a Napoli il 21 gennaio 1813, morto ivi il 23 luglio 1865. Esordì luminosamente come scrittore nel 1839 con la Storia della giurisprudenza del foro napoletano dalle sue origini fino alla pubblicazione delle nuove leggi. L'anno dopo iniziava col Saggio storico della amministrazione del regno di Napoli il suo fondamentale Diritto amministrativo del regno delle due Sicilie (Napoli 1840). Nel 1848 partecipò quale ministro delle Finanze al governo liberale. La reazione non impedì che egli conservasse ancora del prestigio presso la corte borbonica, che a lui si rivolse quando parve ormai insostenibile la lotta contro il costituzionalismo. Fu nuovamente ministro delle Finanze nell'estate del 1860. Riuscita vana la sua legazione per ottenere un'alleanza col Piemonte, troppo tardi richiesta, si appartò dalla politica per dedicarsi all'insegnamento universitario, prima del diritto amministrativo poi dell'economia politica. Ripubblicò allora la parte teorica del trattato composto vent'anni prima, intitolandola Partizioni teoretiche del diritto amministrativo (Napoli 1860). Formatosi il nuovo regno d'Italia, fu chiamato al Senato il 16 novembre 1862; e ancora una volta, il i° dicembre dell'anno stesso, ebbe affidato il ministero dell'Industria e del Commercio. L'influenza dell'opera sua durò a lungo: il suo trattato di diritto amministrativo ebbe una terza edizione dopo la sua morte (Napoli 1876-1878) per cura di Giovanni Telesio.