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LIVERATI, Giovanni

di Elisabetta Pasquini - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 65 (2005)
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LIVERATI, Giovanni

Elisabetta Pasquini

Il L. nacque a Bologna nel 1772, secondo le notizie riportate dai suoi primi biografi F. De Boni e F.-J. Fétis (il 27 marzo, secondo contributi recenziori); il suo nome non figura però nei Registri battesimali della cattedrale conservati nell'Archivio arcivescovile, dove sono registrati i nati nella città emiliana o nell'immediato suburbio. Giovanissimo, il L. studiò canto con G. e F. Tibaldi; dal 1786 si perfezionò con L. Gibelli e studiò composizione sotto la guida di padre Stanislao Mattei, allievo prediletto di G.B. Martini. Nel 1789 esordì come compositore (alcuni suoi pezzi sacri furono eseguiti in S. Francesco); la sua prima opera in musica, Il divertimento in campagna, fu rappresentata a Bologna l'anno seguente. Nel contempo il L. intraprese la carriera di cantante: nel 1792 fu primo tenore nei teatri di Barcellona e Madrid e il 2 ott. 1795 partecipò a un'accademia di musica nel teatro Zagnoni di Bologna in favore dell'oboista F. Fortunati.

Nel 1796, su invito del re di Prussia, si recò a Potsdam come maestro di cappella dell'opera italiana. Nel 1799 accettò l'invito del tenore e impresario D. Guardasoni, che lo voleva come direttore del teatro Nazionale di Praga e mantenne tale incarico sino al 1803. Dal 1805 al 1814 fu maestro di canto a Vienna, dove fece rappresentare alcune sue opere in musica (La prova generale al teatro, Il convito degli dei, La presa d'Egea, Il tempio d'Eternità e David) ed entrò in contatto con numerosi illustri personaggi (su tutti, i compositori F.J. Haydn, L. van Beethoven, A. Salieri, J. Gelinek, A. Gyrowetz e L.A. Kozeluch, gli editori musicali Mechetti e i cantanti J.M. Vogl e G. Siboni). Nel 1815 succedette a Vincenzo Pucitta nella direzione del King's theatre di Londra; dal 1817 il L. fu probabilmente di nuovo in Italia, salvo alcuni brevi soggiorni londinesi per rappresentare le proprie opere (tra cui il pasticcio The nymph of the grotto: la musica del L. suscitò alcune critiche, nonostante il consenso nel complesso tributato all'opera). Nel 1801 fu aggregato alla classe dei compositori dell'Accademia filarmonica bolognese e nel 1822 fu tra i primi membri della londinese Royal Academy of music.

Il L. morì a Firenze il 18 febbr. 1846, dopo aver insegnato per alcuni anni nella locale Accademia di belle arti.

Il suo catalogo comprende numerose opere in musica (alcuni pezzi staccati furono stampati): Il divertimento in campagna (Bologna 1790); Enea in Cartagine (Potsdam 1796?); La prova generale al teatro (libretto di G. Rossi; Vienna 1799?); Il convito degli dei (ibid. 1799); La presa d'Egea (ibid. 1809); Il tempio d'Eternità (da Metastasio; ibid. 1810); David (De Antoni; ibid. 1813); I selvaggi (London 1815); Gli amanti fanatici (ibid. 1816); Gastone e Bajardo (S. Vestris; ibid. 1820); The nymph of the grotto (W. Dimond; in collab. con G.A. Lee, ibid. 1829); Amore e Psiche (S.E. Petroni; ibid. 1831). Tra le composizioni vocali figurano almeno due cantate (Il trionfo di Cesare sopra i Galli, London 1815; Il trionfo di Albione e di Roma, ibid. 1817) e altrettanti oratorii (Giaculatorie, o Sette parole per l'agonia di N.S. Giesù Cristo, per 3 voci e orchestra; L'adorazione del presepio, su libretto di P. Scotes); una messa in re minore (per soprano, contralto, tenore e basso e orchestra); un Salve Regina (per soprano, tenore e due bassi, due clarini, corno e fagotto); alcuni salmi.

Durante il soggiorno viennese il L. compose le musiche per due balletti: Der Kranke aus Liebe (coreografia di G. Angiolini; 1812), e Das übelgehütete Mädchen (1813?). Accanto ai pezzi pianistici figurano inoltre numerose pagine vocali con accompagnamento di pianoforte, tra cui Sei canzonette (La lyre d'Orphée; Wien 1802); Six duos italiens, op. 4 (ibid. 1806); Sei ariette, op. 6 (ibid. 1811, dedicate alla principessa Carlotta Kinsky, "sua scolara"); Six ariettes italiennes, op. 8 (ibid. 1811?), Trois trios italiens, op. 9 (ibid. 1811); Tre duetti, op. 21 (ibid. 1817). Il L. partecipò a imprese editoriali che lo videro cimentarsi sullo stesso testo poetico assegnato ad altri musicisti; nella raccolta stampata a Vienna da Tranquillo Mollo prima del luglio 1808 la sua realizzazione di In questa tomba oscura (arietta con accompagnamento di pianoforte su testo di G. Carpani) comparve a fianco a quelle di Beethoven, F. Paër, Salieri, C.M. von Weber, N.A. Zingarelli e altri.

Fonti e Bibl.: F. De Boni, Biografia degli artisti, ovvero Diz. della vita e delle opere dei pittori, degli scultori, degli intagliatori, dei tipografi e dei musici di ogni nazione…, Venezia 1852, p. 572; L. Schneider, Geschichte der Oper und des Königlichen Opernhauses in Berlin, Berlin 1852, p. 270; Catalogo della collezione d'autografi lasciata alla R. Accademia filarmonica di Bologna dall'accademico ab. dott. Masseangelo Masseangeli…, Bologna 1881, p. 192; C. Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII. Storia aneddotica, Bologna 1888, p. 517; A. Schering, Geschichte des Oratoriums, Leipzig 1911, pp. 241, 600; H.G. Farmer, Unknown birthdays of some Georgian musicians, in Music & letters, XX (1939), p. 303; A. Bauer, Opern und Operetten in Wien, Graz-Köln 1955, nn. 801, 888, 1211, 1676, 2752, 3421, 3471, 4178; H. Rosenthal, Two centuries of opera at Covent Garden, London 1958, p. 36; Die wiener Hoftheater (Staatstheater). Ein Verzeichnis der aufgeführten und eingereichten Stücke mit Bestandsnachweisen und aufführungsdaten, a cura di F. Hadamowsky, II, Die wiener Hofoper (Staatsoper) 1811-1974, Wien 1975, pp. 92, 247; O. Gambassi, L'Accademia filarmonica di Bologna. Fondazione, statuti e aggregazioni, Firenze 1992, p. 442; J.A. Gandolfi, "In questa tomba oscura", 63 settings: accompanied song in the first decade of the nineteenth century, dissertazione, University Microfilms International, Ann Arbor, MI, 1993, ad ind.; T.J. Walsh, Opera in Dublin, 1798-1820: Frederick Jones and the Crow Street theatre, Oxford-New York 1993, p. 175; T. Fenner, Opera in London. Views of the press, 1785-1830, Carbondale-Edwardsville, IL, 1994, pp. 293, 296, 465 s.; P. Lewy Gidwitz, Mozart's Fiordiligi: Adriana Ferrarese del Bene, in Cambridge Opera Journal, VIII (1996), p. 203; B. Habla, Opern-Bearbeitungen für Harmoniemusiken und grössere Blaserbesetzungen. Gedrucktes Notenmaterial aus dem zweiten Viertel des 19. Jahrhunderts, in Studia musicologica Academiae scientiarum Hungaricae, XXXVIII (1997), p. 62; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, V, p. 328; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 853; R. Eitner, Quellen-Lexikon, V, p. 191; K.J. Kutsch - L. Riemens, Grosser Sängerlexikon, III, Bern 1997, p. 2098; The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XV, pp. 16 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart (ed. 2004), Personenteil, XIV, coll. 326 s.

Vedi anche
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