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LA CECILIA, Giovanni

di Mario Menghini - Enciclopedia Italiana (1933)
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LA CECILIA, Giovanni

Mario Menghini

Uomo politico, nato a Napoli il 7 agosto 1801, morto l'8 gennaio 1880. Ascrittosi a diciassette anni alla Carboneria, assisté al trionfo della Costituzione del 1820 e alla susseguita reazione, durante la quale fu tratto in carcere. Dopo lunga prigionia, fu condannato al bando dal regno. Rifugiatosi a Livorno (1826), attese a studî letterarî e a Firenze pubblicò (1828) un romanzo storico, I Sanniti, che dedicò al Colletta. Conobbe il Guerrazzi e collaborò all'Indicatore Livornese. Dopo il luglio 1830 íl La Cecilia andò a Firenze insieme con il Guerrazzi per intendersi con Ciro Menotti, recatosi colà per spronare i liberali toscani a unirsi con lui nella designata rivoluzione, e quindi emigrò in Corsica, dove strinse relazioni con il Mazzini, e di là a Marsiglia. Si ascrisse alla Giovine Italia e collaborò al giornale omonimo. Trasferitosi a Tours, visse dando lezioni d'italiano "quasi estraneo alle congiure italiane", quindi a Parigi, e colà pubblicò una storia della Repubblica Partenopea. Nel 1839 tornò in Corsica, donde, nel febbraio del 1844, si trasferì a Marsiglia, e tre anni dopo andò a Livorno, dove s'immischiò nelle lotte politiche. Arrestato con il Guerrazzi per le dimostrazioni del 6 e 7 gennaio 1848 e condotto a Portoferraio, fu liberato il mese dopo, purché lasciasse la Toscana; e poiché nel frattempo Ferdinando II aveva concesso la costituzione, si recò a Napoli, dove prese viva parte ai fatti del 15 maggio. Si rifugiò a Roma, poi a Livorno e collaborò al Corriere Livornese. Quando fu istituito il governo democratico (8 febbraio 1849), il Guerrazzi, che temeva l'indole irruente del La Cecilia, si sbarazzò di lui nominandolo console generale a Civitavecchia, poi segretario della Legazione toscana a Parigi; ma le vicende politiche non gli permisero di compiere questa missione, e, ritiratosi in Corsica, poi in Piemonte, a Lugano, e di nuovo in Piemonte, visse poveramente col frutto della sua penna. Sono di questo periodo il Cenno storico sull'ultima rivoluzione toscana (Voghera 1849); Gli ultimi fatti di Milano, 6 febbraio 1853 (Torino 1853); Lucrezia delle vie o la Corsica al secolo XVI: romanzo storico (Torino 1853). Dopo il 1859 non mantenne una condotta politica coerente con quella professata prima e fu accusato di mene borboniche. Tornato a Napoli, trascorse gli ultimi vent'anni di vita in un'estrema indigenza.

Di lui abbiamo altresì: Masaniello o la rivoluzione di Napoli, Napoli 1848; La Russia e l'Europa occidentale nella questione d'Oriente, Genova 1854; Storia degli ultimi rivolgimenti siciliani, Milano 1860-61; Storie segrete delle famiglie Reali, o misteri della vita intima dei Borboni e della famiglia Absburgo-Lorena, voll. 4, Genova 1859-1860.

Bibl.: G. Sforza, G. La C. e F. D. Guerrazzi, in Il Risorg. italiano (1908); il primo volume dell'Epistolario di G. Mazizni (ediz. naz.); le Memorie storiche che il La C. diede alla luce in Roma (1876-77, in 5 volumetti); R. Moscati, Rassegna stor. napol., I (1933), 2, pp. 39-48.

Vedi anche
Poèrio, Carlo Poèrio, Carlo. - Patriota (Napoli 1803 - Firenze 1867); seguì il padre Giuseppe nell'esilio in Toscana, in Francia, in Inghilterra, e tornato a Napoli (1833) si dedicò all'avvocatura. Liberale moderno, e quindi avverso ai moti mazziniani, fu tuttavia arrestato (1837, 1844 e 1847), ma sempre per breve ... Settembrini, Luigi Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza a Catanzaro, dove fondò, insieme a B. Musolino, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia. Arrestato ... Francésco II di Borbone re delle Due Sicilie Francésco II di Borbone re delle Due Sicilie. - Figlio (Napoli 1836 - Arco 1894) di Ferdinando II; uomo mite, timido e dubbioso, a ventitré anni sposò Maria Sofia di Baviera e il 22 maggio 1859 salì al trono. Continuò le direttive del padre Ferdinando II nella politica interna ed estera, mantenendo la ... De Sànctis, Francesco De Sànctis, Francesco. - Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano dell'identità di forma e contenuto. La Storia della letteratura italiana ...
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    Uomo politico e scrittore (Napoli 1801 - ivi 1880); carbonaro, partecipò alla rivoluzione del 1820, e fu perciò arrestato e bandito dal regno al trionfo della reazione. Emigrato, strinse relazioni con Mazzini, e visse sino al 1847 fra la Toscana, la Corsica, Marsiglia, Tours e Parigi (dove pubblicò ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 63 (2004)
    Giuseppe Monsagrati Nacque a Napoli il 27 sett. 1801 da Francesco Paolo, usciere della Gran Corte civile, e da Marianna Vitale. Malgrado la sovrabbondanza di dati autobiografici sparsi nei suoi scritti, poco si conosce della sua giovinezza e quel poco che ne dice egli stesso va preso con le molle. ...
Vocabolario
cecìlia
cecilia cecìlia s. f. [dal lat. caecilia, der. di caecus «cieco»]. – 1. Altro nome della luscengola (rettile della famiglia scincidi), con le varianti region. ciciglia, cicigna, cecigna. 2. Forma italianizzata del lat. scient. Caecilia,...
cecìlie
cecilie cecìlie s. f. pl. [dal lat. caecilia, der. di caecus «cieco»]. – In zoologia, ordine di anfibî, noti anche come apodi.
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