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GIOVANNI Ircano

di Umberto Cassuto - Enciclopedia Italiana (1933)
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GIOVANNI Ircano

Umberto Cassuto

Figlio di Simone Asmoneo, successe al padre nella dignità di sommo sacerdote e di etnarca dei Giudei (135 a. C.), scampando alla strage che di Simone e dei suoi aveva compiuto Tolomeo figlio di Ḥabūb, genero di lui. Antioco VII Sidete, re di Siria, fece una spedizione in Giudea, a quanto pare nel primo anno del governo di Giovanni Ircano, per ricondurre i Giudei sotto la dominazione sira. L'assedio posto a Gerusalemme si concluse con la sottomissione d'Ircano, il quale dovette riconoscere la sovranità sira, restituire ad Antioco le città di Gazara e di Giaffa, pagargli un tributo e obbligarsi a prestargli aiuto militare in caso di guerra. Antioco però, convintosi che non era possibile da parte sua continuare la politica di coazione religiosa, assicurò ai Giudei la libertà di religione e riconobbe la dinastia sacerdotale degli Asmonei. Vinto e ucciso Antioco Sidete nella guerra contro i Parti (129), Ircano, che coi suoi combatteva nell'esercito siro, poté salvarsi. La debolezza in cui cadde allora il regno di Siria gli permise di riacquistare la sua indipendenza, di riprendere Gazara e Giaffa, assicurandosi così lo sbocco al mare, e di svolgere tutta una politica di conquiste territoriali in Transgiordania, in Idumea, in Samaria, nella valle di Yizrĕ'ēl e, per quanto pare, anche in Galilea. Le sue fortunate campagne ebbero per conseguenza un tale ampliamento del territorio del suo stato quale dal tempo di Salomone in poi non si era più avuto. Egli riuscì anche a ottenere dai Romani il riconoscimento della sua indipendenza, un efficace appoggio contro i Siri e un trattamento di favore per l'esportazione palestinese. Batté, come già suo padre, propria moneta, e, secondo un'opinione recentemente emessa, assunse la dignità regia. Le necessità della politica interna ed estera lo indussero ad accostarsi all'antica aristocrazia sacerdotale dei Sadducei, dalle cui famiglie soltanto poteva trarre i suoi funzionarî e i suoi generali, allontanandosi invece dai Farisei, partito popolare strettamente fedele alla tradizione religiosa nazionale e abituato a tenersi lontano dalla cultura straniera e ad astrarre da ogni rapporto con l'estero. D'altra parte i Farisei erano già malcontenti di lui perché non sembrava loro adatto per il sommo sacerdozio. Su questo distacco di G. I. dai Farisei la fantasia delle generazioni successive ricamò racconti leggendarî tramandatici in forme alquanto diverse da Giuseppe Flavio e dal Talmūd. Ircano morì nel 104 a. C. Una cronaca del suo pontificato è ricordata nel primo libro dei Maccabei, ma a quanto sembra era già perduta al tempo di Giuseppe Flavio.

Bibl.: E. Schürer, Gesch. des jüdischen Volkes im Zeitalter Jesu Christi, I, 5ª ed., Lipsia 1909, pp. 254-273; Pauly-Wissowa, Real-Encycl., suppl. IV, coll. 786-788, e bibliografia ivi citata; V. Aptowitzer, Parteipolitik der Hasmonäerzeit, Vienna 1927, pp. 13-17, 34-39, e passim; A. Momigliano, Prime linee di storia della tradizione maccabaica, Roma 1930, passim.

Vedi anche
Idumea (gr. ᾿Ιδουμαία) Nome dato dai Greci e Romani alla regione, a S della Giudea, che gli Ebrei denominavano Ĕdōm. Discendenti di Esaù secondo la tradizione biblica, e stanziati da epoca remota nella regione, gli Idumei si opposero al passaggio degli Ebrei provenienti dall’Egitto; Saul combatté contro di ... Samaria (ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente nella Cisgiordania (il resto fa parte di Israele). È un ripiano ondulato con conche e gibbosità e ... Alessandro Ianneo re di Giudea Alessandro Ianneo (gr. 'Alessandro Ianneo re di Giudea ᾿Ιανναῖος) re di Giudea. - Figlio di Giovanni Ircano, regnò dal 103 al 76 a. C. Ebbe regno travagliato da contese con i Tolomei e, all'interno, da lotte religiose tra Farisei e Sadducei. Conquistò e giudaizzò la Perea e altre località, ampliando ... Ircano II (gr. ῾Υρκανός, lat. Hyrcanus). - Figlio di Alessandro Ianneo e fratello di Aristobulo II, sommo sacerdote giudaico dal 76 al 67 a. C. Dopo la morte della madre, Alessandra Salome, regnò per tre mesi (67) sino a che fu spodestato dal fratello. Fu spinto a rivendicare i suoi diritti dagli intrighi dell'idumeo ...
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    Sommo sacerdote (m. 104 a.C.), etnarca dei giudei (dal 135 al 104 a.C.). Figlio di Simone, fu l’iniziatore della dinastia degli Asmonei. Dovette dapprima riconoscere la dominazione dei Seleucidi, ma, dopo la morte di Antioco VII Sidete (129), se ne liberò completamente, proseguendo una fortunata politica ...
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    Sommo sacerdote (m. 104 a. C.), etnarca dei Giudei (dal 135 al 104 a. C.). Dovette dapprima riconoscere la dominazione dei Seleucidi, ma, dopo la morte di Antioco VII Sidete (129), se ne liberò, proseguendo una fortunata politica di espansione territoriale. Favorì i Sadducei e si tenne invece lontano ...
Vocabolario
ircano
ircano agg. [dal lat. Hyrcanus, gr. ῾Υρκανός]. – Dell’Ircania, regione dell’antica Persia, nota nell’antichità e ricordata nella poesia italiana d’ispirazione classica per la sua montuosità e boscosità e per l’abbondanza di tigri che la...
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