GALLERANI, Giovanni
Nato a Badia Polesine il 20 marzo 1860, da Ferdinando, nel 1885 si laureò in medicina e chirurgia presso l'Università di Padova. Assistente di patologia generale subito dopo la laurea, nella stessa Università entrò, nel 1886, come assistente nell'istituto di fisiologia diretto da F. Lussana, del quale divenne allievo e collaboratore. Conseguita la libera docenza in fisiologia nel 1889, nello stesso anno ottenne l'incarico di insegnamento di fisiologia sperimentale nella libera Università di Camerino: presso questo Ateneo, nel 1890, vinse il concorso per professore straordinario della materia e nel 1892 divenne professore ordinario, ricoprendo anche l'incarico di preside di facoltà e la carica di rettore negli anni 1893-95, 1901-03, 1905-07, 1909-11, 1913-24. Durante il primo conflitto mondiale prestò volontariamente la propria opera come rettore del Centro fisioterapico militare del 7° corpo di armata di Ancona. Nel dicembre 1926, succedendo a T. Gayda, assunse la direzione della cattedra di fisiologia e dell'istituto di fisiologia e chimica biologica dell'Università di Bari, che resse, come professore ordinario, fino al 1935, quando lasciò l'insegnamento per raggiunti limiti di età.
Formatosi alla scuola patavina, il G. individuò nella neurofisiologia il primo, privilegiato settore di ricerca. Numerosi furono i suoi contributi allo studio dell'attività cerebrale e cerebellare e alla patogenesi dell'epilessia, dalla tesi per il concorso alla libera docenza - Contributo alla fisiologia delle commessure encefaliche. Sostituzioni funzionali del cervello (Padova 1888) -, ai vari lavori pubblicati sui periodici scientifici: L'étude des substitutions fonctionnelles dans le cerveau proprement dit, faite sur les pigeons, comme contribution à la physiologie des commissures, in Archives italiennes de biologie, XII (1889), 3, pp. XXXV-XXXVII; La cinchonidine. Contribution à la pathogenèse de l'épilepsie, ibid., pp. XXXVIII-XLI, in collab. con F. Lussana; Résultats expérimentales sur le cervelet, ibid., pp. XLI-XLII, in collab. con A. Borgherini; Contributo alla dottrina di Schiff e Lussana sulla funzione dei centri nervosi mesencefalici, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, XVI (1890), pp. 479-484, in collab. con F. Lussana; Eccitabilità della corteccia cerebrale allo stimolo chimico in contribuzione allo studio della patogenesi dell'epilessia e della corea, in Arch. per le scienze mediche, XV (1891), pp. 211-232, in collab. con F. Lussana; Sensibilité de l'écorce cérébrale à l'excitation chimique; contribution à l'étude de la pathogenèse de l'epilepsie et de la chorée, in Arch. ital. de biologie, XV (1891), pp. 396-403, in collab. con F. Lussana; Contribuzione allo studio dell'attività funzionale del cervelletto, in Riv. sperim. di freniatria e med. legale delle alienaz. mentali, XVII (1891), pp. 231-262, in collab. con A. Borgherini; Sezione mediana antero-posteriore del verme del cervelletto; contributo allo studio della fisiologia del cervelletto, ibid., XVIII (1892), pp. 369-380, in collab. con A. Borgherini (su questo lavoro, tuttavia, pesò il severo giudizio dell'illustre studioso della fisiologia cerebellare L. Luciani: Nota critica alla precedente memoria dei dottori Borgherini e G., ibid., pp. 381-387); Funzione respiratoria del nervo depressore di Cyon; natura dei centri respiratorii bulbari, respirazione periodica - meccanismo d'azione della colina, in Arch. di fisiologia, XII (1913-14), pp. 1-59. Nelle indagini sulla natura dei pigmenti ematici il G. recò l'importante contributo della dimostrazione dell'esistenza di diverse specie di emoglobina che variano nel sangue dello stesso animale in diverse condizioni di osservazione e l'originale introduzione della spettrofotometria nello studio della composizione chimica del sangue: Resistenza della emoglobina nel digiuno, in Ann. di chimica e di farmacologia, s. 4, XVI (1892), pp. 141-159 (e, con il titolo modificato: Resistance de la combinaison entre l'hémoglobine et le stroma des corpuscles sanguins dans le jeûne, in Arch. ital. de biologie, XVIII [1892-93], pp. 463-468); Sulla molteplicità delle emoglobine nel sangue. Studi di spettrofotometria, Roma 1894; La dispersione anomala dell'emoglobina nei suoi stati diversi (respiratori) e nei diversi animali. (Contributo all'analisi differenziale qualitativa e quantitativa dei pigmenti), Camerino 1902; Sur la nature et les variantes du rapport d'absorption spéctrophotométrique de l'oxyhémoglobine, et en général sur la loi d'absorption par rapport à la concentrantion, a l'épaisseur des solutions colorées, à la nature du spéctrophotomètre et à la constitution chimique de la substance, in Arch. ital. de biologie, XXXVII (1902), pp. 1-24; Sulla molteplicità delle emoglobine, in Atti della Società ital. per il progresso delle scienze. Ventiduesima riunione. Bari 12-18 ottobre 1933, III, Rapporti e comunicazioni di classe B, 1934, pp. 76 s. Le tecniche spettrofotometriche, che dovevano poi essere estesamente impiegate nelle indagini analitiche, cliniche e sperimentali, furono accuratamente studiate dal G.: La spettrofotometria applicata alla chimica fisiologica, alla clinica e alla medicina legale. Studio critico sperimentale, Milano 1903. Utilizzando tale metodo di indagine, inoltre, egli poté dimostrare che l'anello pirrolico è preformato nelle melanine e svolge un ruolo essenziale nella loro genesi: Se le melanine possono derivare dall'ossitirosina. Ricerche spettrofotometriche, in Boll. della Società eustachiana, XXV (1927), pp. 50-56 (trad. in francese in Arch. ital. de biologie, LXXVIII [1927-28], pp. 200-205). Ancora nel settore della chimica biologica sostenne che gli enzimi debbono essere considerati liberatori di energia elettronica: Enzymes digestifs et glycolytyques et la théorie électronique, ibid., LXII (1914), pp. 242-258.
Oltre alle ricordate ricerche di carattere propriamente sperimentale, il G. si dedicò anche a studi psicofisici, a seguito dei quali sostenne, in contrasto con certa corrente antropologico-psichiatrica che vedeva nel genio il prodotto di una psicosi degenerativa epilettoide, che il genio è in realtà la perfezione strutturale dell'organismo umano: L'inibizione e gli stati ipnotici, in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, LXV (1902), pp. 149-177; Sulla natura psico-meccanica di alcune sensazioni e rappresentazioni musicali. Analisi del prodotto geniale, ibid., pp. 133-148; Ancora sulla natura psico-meccanica di alcune sensazioni e rappresentazioni musicali, in Boll. della Soc. eustachiana, I (1903), pp. 1-23.
Il G. si interessò inoltre di ottica fisica e fisiologica e fu anche autore di studi sulla trasmissione televisiva, di cui descrisse gli strumenti impiegati e la ricerca delle possibili modalità della trasmissione a colori: Intorno ai centri visivi dei colombi ed alle fibre commessurali, in Arch. per le scienze mediche, XVI (1892), pp. 215-224, in collab. con A. Stefani; La televisione, in Boll. della Soc. eustachiana, XXIV (1926), pp. 95-106.
Tra le varie pubblicazioni del G. meritano ancora di essere ricordate: La libera Univ. di Camerino e i suoi istituti scientifici, Camerino 1895; La Puglia alla prima Esposiz. naz. di storia della scienza, Bari 1929; Mostra del pensiero pugliese nella storia delle scienze, ibid. 1933; Gloriose tradizioni pugliesi, in R. Univ. "Benito Mussolini" di Bari, Roma 1934, pp. 19-23; Ist. di fisiologia e chimica biologica, ibid., pp. 70-72.
Membro di numerose società scientifiche, il G. fece anche parte del Consiglio sanitario provinciale, fu consigliere e deputato provinciale e membro della Commissione reale per la provincia di Macerata. Durante la sua permanenza a Bari fu impegnato in campo assistenziale e associazionistico.
Il G. morì a Bari il 20 febbr. 1940.
Fonti e Bibl.: Necr. in L'Oftalmologia in Italia, Acta medica Italica, VI (1940), 2, pp. 44, 46, 48 s.; in L'Univ. italiana. Riv. dell'istruz. universitaria, XXXVI (1940), p. 52; In onore del prof. G. G. nel suo giubileo profess., per cura della rivista Fisiologia e medicina, Roma 1935; Ann. della Facoltà di medicina e chirurgia della R. Univ. di Bari, I, Bari 1942, p. 64; M. Mitolo, G. G. cultore ed illustratore di storia dell'arte sanitaria pugliese, in Atti e mem. dell'Acc. di storia dell'arte sanitaria, s. 2, XX (1954), 2, pp. 73 s.; G. Buogo, G. G., in Eroi del pensiero nella scienza e nella tecnica, Sapri 1963, pp. 170-176; A. Di Giovanni, La molteplicità delle emoglobine nelle ricerche di G. G., in Atti e mem. dell'Acc. di storia dell'arte sanitaria, s. 2, XXX (1964), pp. 106-108.