BRACCIOLI, Giovanni Francesco
Di antica famiglia ferrarese, nacque a Ferrara nel 1697 o 1698. Indirizzato verso studi legali o di medicina, fin da giovane aveva dimostrato particolare talento per la pittura, ricevendo i primi insegnamenti dal pittore ferrarese Giacomo Parolini: trasferitosi nella scuola di medicina di Bologna, si aggregò anche allo studio di M. A. Franceschini. A seguito di una zuffa tra scolari e sbirri si rifugiò a Modena; dopo un anno, ritornato a Bologna, abbandonò definitivamente gli studi universitari per dedicarsi alla pittura nella scuola di G. M. Crespi detto lo Spagnolo. Visse poi a Ferrara, ma, tormentato da malattia mentale, operò saltuariamente; negli ultimi anni divita le sue notevoli qualità pittoriche finirono con l'oscurarsi completamente. Morì a Ferrara il 14 luglio 1762.
Delle sue varie opere ricordate dai vecchi scrittori ferraresi, distrutte o sconsacrate le chiese che le conservavano, quasi nulla rimane: a Ferrara la Pinacoteca nazionale conserva due Sibille, in ovale; di altre due, ricordate nella coll. Costabili, si è perduta notizia. Il B. disegnò la testata di dedica al card. Rufo, incisa da A. Bolzoni (1736), dell'opera di F. Borsetti, Historia Almi Ferrariae Gymnasii.
Fu anche incisore e C. Cittadella ne ricorda un San Luigi re che dispensa elemosine ed una mezza figura di Sant'anna con Maria Vergine bambina;gli vennero erroneamente attribuite (Heinecken) una serie di Figure con istrumenti boscherecci ed una incisione del bassorilievo di Attila dell'Algardi in S. Pietro a Roma, che invece, come ha rettificato il Kristeller (in U. Thieme-F. Becker), appartengono a G. B. Bracelli, operoso a Firenze e Roma nel 1624-1649.
Bibl.: G. Baruffaldi, Vite de' pittori e scultori ferraresi, II, Ferrara 1846, pp. 378-384; L. Crespi, Felsina pittrice, Roma 1769, III, p. 232; C. Barotti, Pitture e scolture... di Ferrara, Ferrara 1770, pp. 29 s.; C. Cittadella, Catalogo istorico de' pittori e scultori ferraresi, Ferrara 1783, IV, pp. 220-227; K. H. von Heinecken, Dictionnaire..., III, Leipzig 1789, p. 293; L. Ughi, Diz. stor. degli uomini illustri ferraresi, Ferrara 1804, pp. 87 s.; L. Lanzi, Storia pittor. della Italia, V, Firenze 1822, p. 226; P. Zani, Encicl. metodica ... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 7; G. K. Nagler, Neues allgemeines Künstlerlexikon, München 1835, II, p. 144; C. Laderchi, Descriz. della quadreria Costabili, III, Ferrara 1841, p. 34 (cfr. anche catal. vendita Sambon, Milano 1885, p. 35 nn. 121, 122); G. Campori, Gli artisti negli Stati estensi, Modena 1855, p. 95; C. Laderchi, La pittura ferrarese, Ferrara 1856, p. 182; A. Magrini, La Pinac. Comun. di Ferrara, Ferrara 1926, p. 49; G. Medri, Ferrara brevem. illustr., Ferrara 1933, p. 96; E. Riccòmini, Il Settecento ferrarese, Milano 1970, pp. 22 s., 50 ss., 73 s., 78-81; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 501.