Scrittore italiano (Saluggia, Vercelli, 1846 - ivi 1928). Collaborò ai principali periodici letterarî del tempo (Serate italiane, Rivista minima, Fanfulla, ecc.), e fu corrispondente da Roma della Gazzetta piemontese (dove nel 1873 aveva pubblicato i suoi servizî giornalistici da Vienna); deputato al parlamento dal 1881, e più volte rieletto, fu creato nel 1896 senatore del regno: attività politica che spense a poco a poco la sua vena narrativa, nella quale sull'osservazione realistica predominano un umorismo deformatore, quasi surreale, e un senso lirico del linguaggio, misto di italiano e di piemontese, che trasformano il bozzetto in estrosa "figurina": e Figurine (1875) si intitola il suo libro più felice. Tra gli altri suoi scritti più notevoli si ricordano, nel settore narrativo, Rovine (1879); Un serpe (1881); Una serenata ai morti (1884); Madonna di fuoco e Madonna di neve (1888); e, in quello giornalistico, le divagazioni di A Vienna (1874); Un viaggio a Roma senza vedere il papa (1880); Roma borghese (1882).