STRATICO, Giovanni Domenico
Teologo e letterato, nato a Zara il 19 marzo 1732, morto a Lesina il 24 novembre 1799. Vestì l'abito dei domenicani, e fece gli studî nel Collegio della Minerva a Roma. Mischiatosi con ardore in questioni di gerarchia ecclesiastica, fu confinato nel convento di S. Maria Novella a Firenze. Nel 1763 ottenne la cattedra di esegesi biblica nell'università di Siena, donde fu trasferito a Pisa nel 1769, e poi nel '72 di nuovo a Siena. Nel suo soggiorno in Toscana, menò vita molto licenziosa, dedita agli amori e ai piaceri, degno amico del Casanova, che conobbe a Pisa nel '69. Fu affascinante improvvisatore e maestro d'improvvisazione a Fortunata Sulgher Fantastici, alla quale dedicò la sua traduzione della Morte d'Abele del Gessner (Siena 1775). Innalzato nel '76 alla sede vescovile di Cittanova nell'Istria, passò a quella di Lesina nell'84. Come vescovo, mutò vita: ebbe un alto concetto della dignità del suo ministero, senza dimenticare le esigenze dei tempi nuovi: riformò costumi, favorì il risorgimento dell'agricoltura in Dalmazia, e fu largamente benefico. Questo frate epicureo e vescovo sapiente, ammiratore degli enciclopedisti e panegirista dei gesuiti, maestro di esegesi biblica e arcade improvvisatore, pubblicò un gran numero di opere teologiche in italiano e in latino, e lettere pastorali, omilie, orazioni funebri, e poesie, e persino Opuscoli economico-agrarii (Venezia 1790); moltissime opere lasciò inedite, italiane e latine, in verso e in prosa, originali e tradotte.
Bibl.: S. Gliubich, Dizionario d. uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856, pp. 292-93; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia, Appendice, Venezia 1857, pp. 313-15; A. Ademollo, G. D. S., in Archivio storico per Trieste, l'Istria e il Trentino, II (1883), p. 346 segg.; V. Brunelli, Vita e opere di G. D. S., in Annuario dalmatico, Zara 1886; P. Molmenti, Carteggi casanoviani, Palermo s. a., I, pp. 117-21.