MANSUETI, Giovanni di Niccolò
Pittore veneziano, ricordato dal 1485 in poi, morto verso il 1527. Su uno dei suoi grandi quadri dei Miracoli della Croce, oggi a Venezia all'Accademia presentandosi in autoritratto, con cartello inscritto, si definisce recte sentientium Bellini discipulus. Voleva dire discepolo di Gentile Bellini, cui erano commessi i grandi teleri della scuola di S. Giovanni Evangelista; ma va detto discepolo, se non del tutto inetto nel raccontare, certo alquanto goffo. Riempie ogni spazio vuoto di figure, con ritratti piuttosto caricaturali, ed è torbido di colore. Vale soprattutto per la minuzia, per dir così, carpaccesca, sia degli esterni, con le case tanto caratteristiche (Miracolo della croce che non vuol seguire i funerali di un incredulo), sia immaginando ricchlssimi interni (Guarigione di una fanciulla). Nei teleri delle storie di S. Marco per quella Scuola Grande (due a Venezia, una a Milano a Brera, una a Vienna nella Galleria Lichtenstein) addensa complicate ricchissime architetture con motivi orientali, e tipi di mercanti e tappeti da bazar turco. Nei quadri d'altare riesce discreto, ne abbiamo all'Accademia di Venezia (con varî santi), a Berlino (il Presepe), a Bergamo (S. Girolamo), e in altre gallerie. Forse il più importante è la grande pala firmata, già a S. Matteo di Mazzorbo, ora nella raccolta Brass all'Abbazia della Misericordia, di carattere fra il belliniano e il carpaccesco.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, iv, Milano 115, pp. 558-62; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.); V. Moschini, in Riv. di Venezia, 1933, pp. 239-40.