Umanista (Buda 1343 - Venezia 1408). Suo padre, oriundo del Modenese, era medico di Luigi d'Angiò re d'Ungheria. Portato bambino in Italia, studiò a Ravenna, sotto Donato Albanzani, al cui circolo appartenne. Peregrinò come maestro pubblico e privato in molte città del Veneto e dell'Emilia, e anche a Firenze. Fu cancelliere dei Carraresi (1379-82; 1393-1404) e della Repubblica di Ragusa (1383-87). Denunciò con crudezza le ipocrisie della politica; affermò principî pedagogici allora assai nuovi (i discepoli debbono essere governati con l'amore e non con la disciplina manesca; bisogna non sovraccaricare la memoria; è necessaria nell'educazione la cooperazione della famiglia); furono suoi allievi, tra gli altri, P. P. Vergerio, Guarino da Verona, Vittorino da Feltre. Tra le opere, sono notevoli, oltre l'epistolario, quelle storiche (Historia Ragusii e Memorandarum rerum libri) e il Rationarium vitae, racconto autobiografico tra i primi nella letteratura umanistica.