Giovanni della Rochelle (lat. Iohannes de Rupella) Filosofo (n. 1200 ca
m. 1245). Francescano, successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell’univ. di Parigi, e ne continuò l’opera, partecipando alla lotta dottrinale che specialmente i francescani sostenevano in difesa della tradizione platonico-agostiniana contro quella aristotelica che si andava imponendo. Dell’aristotelismo cercò, tuttavia, di assorbire il meglio, come attesta la sua opera principale, la Summa de anima, aristotelizzante nella distinzione di un intellectus agens da un intellectus possibilis e nella considerazione dell’attività del primo come abstractio dell’universale dal particolare, ma decisamente agostiniana nell’idea che nella sfera superiore del conoscere, volta verso Dio e i principi primi delle scienze, tale processo dal particolare non avesse più luogo e l’intellectus agens si identificasse con lo stesso Dio illuminante (identificazione già implicita nella dottrina di Alessandro di Hales, ma respinta più tardi da s. Bonaventura). G. si scostò, invece, dal maestro e da tutta la scuola francescana, in quanto non accettò l’idea della composizione dell’anima e degli angeli da una materia e da una forma.