GIOVANNI d'Otranto
Segretario-notaio di Federico II, di cui redasse atti emanati dal 1239 al 1240 e sottoscrisse il testamento nel 1250. Partecipe alla spedizione contro la guelfa Parma, compose in greco un'invettiva in trimetri giambici contro detta città. È padre del polemista e poeta Nicola d'Otranto, il cui discepolo e notaio regio Giovanni Grasso scrisse alcune poesie greche conservate, come le precedenti, in un codice della Laurenziana di Firenze.
Bibl.: T. Semmola, Del grecismo delle provincie meridionali napolitane, in Atti della Reale Accademia di Archeologia, Lettere e Arti, VI, i (Napoli 1872), p. 195 segg.; K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, 2ª ediz. Monaco 1897, p. 769.