GIOVANNI d'Angiò
Primogenito del "buon re" Renato (v.), nacque a Toul il 2 agosto 1427. Dall'aprile 1432 al febbraio 1437, ora quale ostaggio in luogo del padre, ora in compagnia di lui, fu prigione di Filippo il Buono duca di Borgogna, nel castello di Digione. Col titolo di duca di Calabria, accompagnò nel '38 Renato a prendere possesso del trono napoletano, salvo nel '42, espugnata Napoli da Alfonso d'Aragona, a tornare in Francia, ove il padre gli diede la luogotenenza generale (1445), indi (1453) il dominio diretto dei ducati di Bar e di Lorena. Mandato nel '54 da Carlo VII a occupare Genova, vi tornò nel '58, governandola alcuni mesi in nome della Francia. Ben presto, per altro, chiamato dai baroni napoletani ribelli a Ferrante I d'Aragona, salpava da Genova (4 ottobre 1459), sbarcava a Castellammare, occupava molte terre di Puglia e di Abruzzo, e riportava a Sarno una vittoria strepitosa (7 luglio 1460), che, tuttavia, non seppe o non poté sfruttare: onde, dopo alterne vicende militari e diplomatiche, ebbe a Troia (18 agosto 1462) una rotta non meno strepitosa, che finì col costringerlo ad abbandonare la partita. Tornato in Francia, ebbe parte preponderante nella guerra del "bene pubblico" contro Luigi XI (1464-5), e non pochi vantaggi nei trattati di Conflans e Saint-Maur, che la conclusero. Dal padre, a cui nel 1466 la Catalogna, ribellatasi a Giovanni II d'Aragona, aveva offerto la corona aragonese, fu mandato nel 1467 a occupare quel nuovo regno; ivi organizzava un governo regolare e vi conduceva con successo la guerra contro i fautori del re spodestato, allorché, il 14 dicembre 1470, morì a Barcellona, probabilmente di veleno.
Bibl.: A. Lecoy de la Marche, Le roi René, Parigi 1875; E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d'Aragona e l'invasione di Giovanni d'Angiò, in Archivio storico per le prov. napol., XVII segg., p. 1892 segg.