CASSIANO, Giovanni
Monaco e scrittore ecclesiastico, nato forse nell'attuale Dobrugia (altri dicono in Siria o a Costantinopoli) verso il 360; monaco a Betlemme, con il suo amico Germano si recò in Egitto per conoscervi i grandi asceti. Nel 410 lo troviamo, discepolo di Giovanni Crisostomo, a Costantinopoli, donde si recò a Roma per sollecitare dal papa protezione per il suo maestro perseguitato.
Nel 415 fondò a Marsiglia un monastero di uomini e uno di donne, e ivi morì verso il 435. Dei suoi scritti ebbero grande celebrità il De institutis coenobiorum e le Collationes; il primo tratta dei precetti della vita monastica e contiene preziose informazioni sui monaci d'Egitto; il secondo riferisce in 24 conferenze (collationes) i trattenimenti avuti da lui e da Germano con i monaci. La diffusione e influenza di questi libri, in tutto il Medioevo e dopo, fu immensa. Nelle controversie sulla grazia, C. fu espressione di quel semipelagianesimo che fu combattuto da S. Agostino e da Prospero di Aquitania.
Ediz.: Migne, Patrol. Lat., XLIX-L; Corp. Script. Eccl. Latinorum, Vienna 1886-88 (a cura di M. Petschenig).
Bibl.: Oltre agli scritti sulle controversie pelagiane, v.: A. Hoch, Lehre des Joh. Cassianus von Natur und Gnade, Friburgo in B. 1895.