CARMIGNANI, Giovanni
Giurista nato a S. Benedetto a Settimo (Pisa) il 31 luglio 1768, morto a Pisa il 29 aprile 1847. Fu professore di diritto criminale all'università di Pisa dal 1803, e dal 1840 anche di filosofia del diritto, fino al 1843. Fu richiesto di pareri per la riforma dei codici penali dal Portogallo, dallo Stato pontificio e dalla Toscana. Scrisse numerose opere di diritto penale (le più importanti sono: Iuris criminalis elementa, 1808, 5ª ediz., completamente rifatta, Pisa 1831, e la Teoria delle leggi della sicurezza sociale, Pisa 1831), e di filosofia del diritto (Storia delle origini e de' progressi della filosofia del diritto, pubblicata postuma negli Scritti inediti, IV, Pisa 1851).
La fama del C. è affidata soprattutto ai suoi studî di diritto penale; di particolare importanza è la classificazione da lui proposta dei delitti. Il C. pose il fondamento filosofico del diritto penale non nel diritto naturale, ma nel diritto politico che sorge dal raziocinio pratico, dalla considerazione degli uomini empirici quali sono nella realtà sociale, anch'essa naturale e necessaria. Il delitto, esplosione di passioni irrazionali, dovrà combattersi perciò, secondo il C., con un sistema di forze che tragga la sua legittimità da necessità di fatto; fondamento del diritto di punire sarà la sicurezza sociale; titolo del delitto la violazione di essa; misura, la quantità e la qualità del danno sociale arrecato. Il diritto politico troverà nel diritto naturale il suo limite negativo. La direttiva del C. trae origine dal Beccaria ed è reazione alla concezione del diritto di punire come retribuzione di giustizia. II C. fu maestro del Carrara, che tuttavia porrà in rilievo la fragilità e l'arbitrarietà del fondamento prescelto dal maestro.
Bibl.: Oltre la bibliografia di G. Giuliani (Pisa 1874), v., per notizie sulle opere e per la critica: O. Scalvanti, Saggio sopra alcune opere inedite di G. C., Perugia 1892; G. Canuti, G. C. e i suoi scritti di filosofia del diritto, Grottaferrata 1924; U. Spirito, St. del dir. penale ital., I, Roma 1925.