CANEVAZZI, Giovanni
Nacque a Firenze il 16 novembre del 1870 da Luigi e da Maria Bonacini, ambedue modenesi; laureatosi in lettere, egli intraprese la carriera dell'insegnamento, a Lecce. Iniziava intanto un'attività pubblicistica, con argomenti d'occasione, commemorativi o celebrativi, sulle colonne di giornali come Il Panaro di Modena o di riviste come Il Pensiero italiano. Nel volume Profili di scrittrici italiane (Lecce 1898) raccolse poi i saggi di letteratura contemporanea pubblicati sui fascicoli mensili de Il Pensiero italiano (1896), mentre con Papa Clemente IX poeta (Modena 1900) si muoveva nell'ambito della letteratura del Seicento.
Nel 1899 fu trasferito a Modena al liceo ginnasio Muratori. A esortarlo agli studi storici - una storiografia d'erudizione, che rispondeva alla formazione e agli interessi del C., ed anche alla solida tradizione locale modenese - fu Tommaso Casini, che a Modena allora ricopriva l'incarico di provveditore agli studi. I documenti e i protagonisti del periodo ruotante intorno alla rivoluzione del 1831 furono il maggiore settore di indagine del C., con risultati, più che di sintesi, di contributo. Della copiosa produzione dei primi anni vanno ricordati Francesco Salmi patriota,letterato,scienziato (Modena 1903) e la pubblicazione tra il 1907 e il 1909 delle Ricordanze di Luigi Generali, nei primi tre volumi dell'Arch. emiliano del Risorg. naz., sospese poi per la cessazione della rivista. Si veniva così delineando la concezione che il C. aveva della funzione dello storico locale: unire, alla esplorazione archivistica, la pubblicazione dei documenti, esplicati da ricche notazioni erudite e da una prefazione più propriamente storiografica, utili a render noti e accessibili personaggi e fatti delle vicende locali in quanto parte di vicende più ampie. In questo quadro rientrano le Memorie di Francesco Cialdini (Milano 1924), zio del più noto generale e nel 1831 segretario del governo provvisorio delle Provincie unite di Modena e Reggio; Carlo Rossi e i suoi "diarii" inediti del 1831 (Modena 1932); ma anche i numerosi articoli pubblicati sulla Rassegna storica del Risorgimento in più di tre lustri, tra i quali si ricorda La vera ultima lettera di Ciro Menotti (III[1916], pp. 147-156) o il carteggio Fra due patrioti autentici,Pietro Giannone e Giuseppe Campi (IV[1917], pp. 794-809). L'opera del C. più originale e di maggiore pregio, perché monografia e lavoro d'insieme, fu La scuola militare di Modena, due volumi pubblicati a Modena nel 1914 e nel 1920, con cui venne ricostruendo anche nei dettagli la storia di una delle istituzioni più prestigiose della città, da quel 1756 che la vide nascere al 1915, quando fornì i quadri più freschi all'esercito della prima guerra mondiale.
Segretario generale della R. Accademia di scienze, lettere ed arti, fu presidente, dal 1927 alla morte, della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi; in onore di L. A. Muratori ne promosse l'erezione della tomba monumentale in S. Maria della Pomposa, e il restauro della casa, che divenne sede della Deputazione di storia patria. Del C. va inoltre ricordato lo sviluppo impresso al Museo del Risorgimento, la fondazione della Collezione storica del Risorgimento italiano, i cui volumi cominciarono a uscire a Modena nel 1931, e l'organizzazione, sempre a Modena e in quello stesso anno, del XIX congresso di storia del Risorgimento.
Morì a Bologna il 19 ottobre 1932.
Bibl.: Oltre alla raccolta, a cura della famiglia, dei necrologi, delle commemorazioni e degli articoli celebrativi, nonché all'elenco degli scritti (G. C., 10 nov. 1870-19 ott. 1932. In memoria, Modena 1934), sufficienti T. Sorbelli, G. C. letterato, in Atti e memorie della Deputazione di storia atria per le antiche province modenesi, s. 9, V (1953), pp. 14-18, e A. Morselli, G. C. storico del Risorgimento,ibid., pp. 19-37.