BRITANNICO, Giovanni
Fratello maggiore di Angelo, Giacomo, Gregorio e Benedetto. S'ignora l'anno della sua nascita. Nel 1470-71 è a Padova, ma non si sa se vi abbia conseguito la laurea. A Brescia tenne scuola di grammatica e di retorica al "canton dei prati". Nel 1481, coi tipi di Gabriele di Pietro e di Paolo suo figlio, pubblicò in Brescia i suoi commentari a Persio, che dedicò al Senato e al popolo bresciano. Il Consiglio comunale "pro aliquali remuneratione laborum suorum" gli concesse un premio di 25 ducati e l'esenzione dai carichi. L'opera, ripubblicata nel 1486 dal fratello Giacomo insieme col testo latino, ebbe grande successo di ristampe in Italia - specie a Venezia - e all'estero. Pure coi tipi del fratello Giacomo il B. pubblicò nell'85 un commento all'Achilleide di Stazio, ma, come il commento ad Orazio del 1518, non ebbe un successo paragonabile a quello ottenuto col commento a Giovenale del 1501, pure dedicato al Senato e al popolo bresciano. Per tutto il secolo XVI il suo Persio e il suo Giovenale furono preferiti a quelli di altri umanisti famosi.
Della sua conoscenza degli scrittori latini si valsero i fratelli Angelo e Giacomo per rallestimento dei testi classici pubblicati dai Britannico o, per loro incarico, dal Misinta.
A Brescia, in cui vive erano le dispute tra i seguaci dei metodi grammaticali in uso nel Medioevo e i novatori, coi tipi dei fratelli il B. pubblicò quelle Regulae grammaticales delle quali, mentre si è perduta l'edizione del 1493, nota, al Querini e al Mazzuchelli, si conosce ora quella del 1490, ritrovata e illustrata dal Fava e studiata di recente dal Cremona, che però la defini priva di originalità. Lo stesso studioso riconobbe altresì nel B. una disposizione critica non preconcetta, la tendenza a mettere in luce i meriti altrui, un'alta coscienza morale, e la predilezione per scrittori come Persio e Giovenale di alto intendimento etico.
Si ignora l'anno della sua morte, comunque posteriore al 26 nov. 1518, giorno in cui il Consiglio della città, accogliendo una sua supplica, conferì a lui e ai suoi discendenti l'ammissione alle cariche pubbliche.
Tra i suoi scolari, oltre a Gabriele Emo e a Giovan Francesco Quinzano Stoa, si devono pur citare i fratelli minori Gregorio e Benedetto, entrambi dell'Ordine domenicano. Di Gregorio si ricordano i Sermones funebres et nuptiales, stampati in prima edizione dai fratelli il 26marzo 1495 e, come i Sermones funebres noviter inventi, piùvolte ristampati a Brescia e altrove. Di Benedetto, oltre alla produzione di orazioni funebri, si ricordano le edizioni da lui curate dei Sermones quadragesimales di Giovanni Aquilano e di Gabriele da Barletta, che, stampati in prima edizione dai fratelli Britannico tra il 1497 C il 1498, ebbero notevole successo con frequenti ristampe sia in Italia che all'estero.
Bibl.: A. M. Querini, Specimen variae literaturae quae in urbe Brixia... florebat, Brixiae 1739, I e II, passim (per Giovanni); II, pp. 334-36 (per Gregorio e Benedetto); G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2106-10; V. Peroni, Biblioteca bresciana, Brescia, s.d., I, pp. 196-202; L. Lechi, Della tipografia bresciana nel secolo decimoquinto, Brescia 1854, passim, specialmente le pp. 93-94; F. Odorici, Storie bresciane, IX, Brescia 1860, pp. 159-160; D. Fava, G. B. e le sue Regulae grammaticales, in Studi e ricerche nella storia della stampa del Quattrocento, Milano 1942, pp. 131-143; G. Lanfranchi, Breve storia di Palazzolo sull'Oglio. Note storiche di Palazzolesi illustri, Bergamo 1959, pp. 180-184; V. Cremona, L'umanesimobresciano, in Storia di Brescia, II, Brescia 1963, pp. 552-56; F. Chiappa, Un'ipotesi circa l'identificazione del primitivo cognome dei "Britannici" di Palazzolo, in Mem. ill. di Palazzolo sull'Oglio, III (1969), pp. 4-12; Indice generale degli Incunabuli delle Biblioteche d'Italia, I, pp. 278-80; Gesamtkatalog der Wiegendrucke, V, pp. 548-55.