BORELLI, Giovanni
Letterato e uomo politico, nato a Pavullo nel Frignano (Modena) nel 1869, morto a Fontevivo (Parma) il 30 luglio 1932. Entrato assai giovane nel giornalismo, collaborò al Fanfulla, al Capitan Fracassa, al Corriere della sera; negli ultimi anni al Popolo d'Italia e al Resto del Carlino. Scrittore di versatile attività, si occupò di critica letteraria e artistica, e compose egli stesso opere poetiche (Montecuccoli; La spada e il Vomere; Staglieno). Ma, dal 1900 in poi, la massima attività del B. fu dedicata ai problemi politici: irredentista, colonialista convinto (aveva compiuto quattro viaggi in Africa; ed era stato anche segretario particolare del governatore della colonia Eritrea, gen. Gandolfi, dal 1890 al 1892), egli volle reagire alle tendenze politiche dominanti in Italia sulla fine del sec. XIX e sul principio del XX, fondando il Partito liberale giovanile, con un programma monarchico, irredentista e coloniale, per il risorgere e il potenziamento dell'idea latino-mediterranea", che fu esposto e difeso dal B., oltre che in discorsi, conferenze, polemiche, scritti varî, in L'Alba e in L'idea liberale, da lui fondate.
Per il pensiero politico del B. cfr. specialmente Linee cronologiche e programmatiche del partito giovanile italiano (Milano 1903); Gente latina (ivi 1913).
Bibl.: B. Peroni, in Il Popolo d'Italia e Il Resto del Carlino del 30 luglio 1930 e in La volontà d'Italia, 9 agosto 1936.