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BONSIGNORI, Giovanni

di Egidio Mereu - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 12 (1971)
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BONSIGNORI, Giovanni

Egidio Mereu

Nacque a Ghedi (Brescia) il 20 giugno 1846 da Angelo e Maria Spolverini. Compiuti gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Lovere, entrò nel seminario di Brescia. Ordinato sacerdote il 22 maggio 1869, fu destinato come curato alla rettoria di S. Giovanni a Porta Pile, ora Borgo Trento (Brescia), dove rimase dal 1869 al 1875, anno in cui divenne parroco di Goglione Sotto.

Sui campi del suo beneficio parrocchiale iniziò opere di agricoltura pratica e sperimentale alla ricerca di nuovi sistemi per migliorare le condizioni economiche e sociali dei contadini. Egli infatti riteneva che il fenomeno dell'emigrazione dei contadini fosse causato dall'arretratezza dei metodi di coltivazione, dall'ignoranza dei problemi tecnici, oltre che dall'insufficienza di una organizzazione sociale.

Appassionato al lavoro dei campi, dalla letteratura agraria apprese metodi razionali di coltivazione e di conduzione agraria, confermandone la bontà per diretta sperimentazione, e trovò nell'opera di Stanislao Solari il metodo rivoluzionario sul quale sviluppò tutta la sua attività.

Il Solari nel 1878 aveva pubblicato, come frutto di esperienze dirette, la sua teoria che consisteva nella somministrazione di sali minerali alle Leguminose, che a loro volta inducono nel terreno di coltivazione l'azoto necessario allo sviluppo di altre piante quali i cereali. Non era ancora noto in quei tempi il fenomeno della fissazione batterica dell'azoto atmosferico e non era neppure molto diffuso l'uso di concimi chimici al posto di quelli naturali.

Nel 1881 il B. divenne parroco a Pompiano, presso Brescia, dove promosse iniziative che migliorarono il tenore di vita della popolazione. Inventò una macchina per tracciare i filari di granoturco, creò essiccatoi pubblici per una rapida essiccazione del raccolto, fondò un caseificio la cui produzione fu premiata a Londra. All'ambiente di Pompiano è riferito il racconto sociale L'America in Italia, nel quale il B. indicò ai contadini i metodi pratici per trovare nella loro terra quella fortuna per la quale si avventuravano in America.

Sotto questo aspetto il B. può inserirsi in quel gruppo di neofisiocratici che, come S. Solari e altri, esortarono a far fruttare il più possibile la terra quale unico mezzo verso la via del progresso. Dopo diciassette anni di permanenza nella parrocchia di Pompiano il B. si trasferì nel 1898 a Remedello (Brescia) per dirigervi la colonia agricola sorta nel 1895 per idea del sacerdote G. Piamarta e costituita in società anonima, del cui atto costitutivo il B. stesso fu firmatario.

Fu nella colonia di Remedello che, applicati i metodi solariani, riuscì a trasformare un terreno magro in uno ad alta produzione. Il Solari stesso la visitò e in quella occasione nel 1896 fu fondato il settimanale La famiglia agricola, di argomento tecnico agricolo, la cui pubblicazione cessò soltanto nel 1942.

Nel 1899 il B., nominato consigliere provinciale di Brescia, si rese autore di un programma di ricostruzione economica proponendo una istituzione completa delle cattedre ambulanti di agricoltura. In quello stesso anno si recò in Sicilia e ne illustrò le condizioni con uno scritto dedicato ai particolari problemi agricoli della regione.

Il B. ebbe varie onorificenze: nel 1900 quella di cavaliere della Corona d'Italia con croce d'oro e diploma e nel 1906 di cavaliere del lavoro.

Morì a Remedello Sopra il 29 novembre del 1914.

Opere: L'America in Italia, Brescia 1898; La coltivazione intensiva del frumento, Brescia 1899; Lezioni di agricoltura moderna ad uso delle scuole, Brescia 1899; La vittoria sulla filossera mediante il sistema Perosino, Brescia 1900; I miracoli della cooperazione, Brescia 1900; Il verde tutto l'anno per le vacche da latte, Brescia 1901; La coltivazione del pomodoro, Brescia 1901; La coltivazione intensiva delle terre asciutte, Brescia 1901; Guida per portare le terre ad alta fertilità e mantenervele, Brescia 1902; Il nuovo grande fatto provvidenziale ed il socialismo, Brescia 1902; La questione della potassa, Brescia 1904; La vacca da latte nell'economia rurale, Brescia 1905; Le insidie del positivismo e del socialismo svelate al popolo, Brescia 1905.

Bibl.: B. Barbieri, Profilo di un precursore: padre G. B., Brescia 1961; A. Fappani, Un neofisiocratico cattolico: G. B., Brescia 1965.

Vedi anche
cereale Denominazione generica di qualsiasi grano o frutto edibile, in specie di Graminacee (Poacee), che, come tale o sotto forma di derivato, possa essere usato come alimento (v. fig.).  ● Quasi tutti i cereale appartengono alla famiglia delle Graminacee, tranne alcuni di minore importanza, fra cui il grano ... mais Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee. 1. Cenni botanici e classificazione Il mais ha fusto robusto, pieno (di midollo), foglie ampie e fiori monoici: i maschili riuniti in un’infiorescenza ... grano botanica Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica. 1. Caratteristiche Al genere Triticum appartengono piante annue con radici ‘embrionali’, che si sviluppano direttamente dall’embrione durante la germinazione, e radici ... agricoltura L’arte e la pratica di coltivare il suolo allo scopo di ottenerne prodotti utili all’alimentazione dell’uomo e degli animali e materie prime indispensabili per numerose industrie (cotone, lino, semi oleosi ecc.). In senso lato include anche l’allevamento del bestiame e la silvicoltura. Nello studio dell’agricoltura ...
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