SORIA, Giovanni Battista
Architetto, nato a Roma nel 1581, ivi morto nel 1651. Visitate varie parti d'Italia e tornato a Roma, vi strinse amicizia con varî architetti e specialmente con Pietro da Cortona, il quale prese a proteggerlo. Per incarico del cardinale Scipione Borghese eseguì il prospetto di San Crisogono (1626), con un portico ispirato a motivi classicheggianti; eresse la facciata di Santa Maria della Vittoria, che porta la stessa data, e costruì quella di San Gregorio al Celio, di solenne e grandioso effetto. Suo è l'atrio a due ordini della stessa chiesa, raro esempio di tale specie di costruzione nel sec. XVII, anche se dovuto al rinnovamento di quello preesistente. Forse in questi lavori per S. Gregorio ebbe dei suggerimenti da Pietro da Cortona, al quale, secondo L. Pascoli, comunicò i disegni.
Nella facciata di S. Carlo ai Catinari, che porta la data del 1635 ma fu in realtà compiuta dal 1636 al 1638, il S. applicò i suoi principî d'arte nella struttura robusta e maestosa, di parti tutte saldamente serrate tra loro. Attese poi alla rinnovazione della chiesa di S. Caterina da Siena a Magnanapoli, consacrata nel 1640, per cui costruì una facciata aperta nel primo ordine da un portico, la quale fu l'ultima sua opera.
Il S., mentre operavano il Bernini, il Borromini, il Cortona e Carlo Rainaldi, seppe ideare costruzioni che si distaccano nettamente da quelle dei suoi grandi contemporanei, e ne fanno il rappresentante di una corrente originale, propriamente romana, nell'architettura del Seicento.
Bibl.: G. Baglione, Le vite dei pittori, scultori ed architetti..., Roma 1642, p. 174; L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori ed architetti, ecc., II, ivi 1736, pp. 522-532; F. Milizia, Memorie degli architetti, ecc., II, Parma 1781, pp. 185-86 e p. 293; id., Roma delle belle arti del disegno, Bassano 1787, p. 185; A. E. Brinkmann, Baukunst des 17. und 18. Jahrh. in den romanischen Ländern, 5ª ed., Wildpark-Potsdam, 1930, passim.