NOFERI, Giovanni Battista
NOFERI (Nofere, Noseri, Nofferi), Giovanni Battista. – Violinista e compositore nato probabilmente in Italia verso il 1730.
Si dovette trasferire in Inghilterra prima del 1757, anno in cui vennero pubblicate a Londra le Otto sonate per violino e basso op.1. Tre anni dopo pubblicò a Cambridge una seconda raccolta di Sei sonate per violino e basso, dedicata a Felice Giardini (definito «amico e maestro»).
Forse grazie alla mediazione dello stesso Giardini nel 1768 venne assunto come primo violino per i concerti vocali e strumentali dei festival estivi organizzati da John Garth a Durham e Newcastle.
Sempre a Durham nel 1773 un concerto presentò musiche di Noferi insieme a composizioni di Carl Friedrich Abel, Georg Friedrich Händel e Johann Christian Bach (Southey, 2006, p. 46 n.106). Il «Signor Noseri» primo violino nei concerti di Mr. Garland a Norwich nel luglio 1760 era probabilmente lo stesso Giovanni Battista (Norwich Mercury, luglio 1760; cit. in Chambers, 1829). Il 1° maggio 1763 entrò a far parte della Royal society of musicians.
Dal 1770 risiedette stabilmente a Londra. Fra il 1757 e il 1781 pubblicò circa 15 raccolte di sonate per violino o per chitarra e altra musica da camera. Le sonate solistiche, in particolare, risentono dell’influenza stilistica di Giardini. A Londra svolse prevalentemente attività di violinista d’orchestra e si esibì talvolta come solista. Un ‘solo’ di «Noseri» figurò nel programma del concerto del celebre castrato Fernando Tenducci (il «Senesino»), dato al King’s Theater il 2 febbraio 1770 a beneficio del «Fund for the support of decay’d musicians» (The London Stage, 1960 IV, p. 1452).
Un altro concerto a beneficio di Noferi e del violoncellista James Cervetto (violoncellista come suo padre Giacobbe) ebbe luogo il 24 febbraio 1775 al Hickford’s Room; lo diressero Johann Christian Bach e Carl Friedrich Abel (Burrows, 2002, p. 816). Il 23 aprile 1779 un concerto a beneficio di Noferi vide una delle prime esibizioni di Muzio Clementi al «Piano Forte» (Public Advertiser, 22 aprile 1779; in Plantinga, 1977, p. 36). Un «Nofere» risulta fra gli strumentisti che suonarono alla cerimonia d’apertura del Freemasons’s Hall il 23 maggio 1776 (McVeigh, 2000, p. 96).
La pubblicazione di duetti, sonate e trii, probabilmente destinati alla chitarra inglese (Sei sonate per chitarra e cembalo op. 3, Londra 1765; Sei duetti per due chitarre op. 6, 1763; Sei sonate o Lezioni per chitarra op. 12, Londra 1775 circa; Sei trii per chitarra, violino e pianoforte o violoncello op. 16, Londra, s.d.) sembra indicare che Noferi fosse un virtuoso anche di questo strumento.
Nel 1777 fu ingaggiato dal King’s Theatre come compositore di musica da ballo. Dal 1778 al 1782 compose vari pas de deux che spesso accompagnava alla chitarra. Le sue musiche per gli spettacoli di balletti vennero regolarmente pubblicate da J. Welcker nelle collezioni di Opera Dances (Price - Milhous - Hume, 1995, p. 457), mentre James Blundell pubblicò in The celebrated dances performed by the Messrs. Vestris Etc. at the King’s Theatre (Londra, 1781) 13 danze da lui composte per il «ballet tragique» Médée et Jason (29 marzo 1781). Colpito da attacco apoplettico durante le prove del nuovo balletto Rinaldo e Armida, fu sostituito da Felice Chabran alla testa delle danze al King’s Theater (The Morning Herald, 21, 28 febbraio 1782; Public Advertiser, 25, 27 febbraio 1782; in Price - Milhous - Hume, 1995, p. 472).
Morì a Londra il 26 febbraio 1782.
Oltre a quelle già menzionate, si ricordano le raccolte strumentali: Sei sonate per due violini o due flauti op. 4 (Londra 1762; L’Aia 1763); Sei duetti per due flauti op. 5 (1763 circa); Sei sonate o duetti per 2 violini e basso op. 7 (Londra 1765); Sei sonate per violino e basso op. 8 (1765); Sei trii per 2 violini e basso op. 9 (Londra 1766); Sei sonate per 2 violini e cembalo op. 10 (Londra 1769); Sei sonate per violino e basso op. 11 (1770 circa); Sei trii per 2 violini e cembalo op. 13 (Londra 1772); Sei duetti op. 14 (3 per violini e 3 per violino e violoncello; Londra 1773); Sei trii op. 15 (3 per violino, viola e violoncello e 3 per 2 violini e violoncello; Londra 1777); Sei trii per 2 violini e violoncello op. 17 (Londra 1780 circa).
Musiche manoscritte di Noferi si trovano nelle biblioteche universitarie di Münster in Vestfalia, Breslavia e Lund, nel Murberget Länsmuseet Västernorrland di Härnösand (Svezia) e nella Biblioteca Reale di Copenaghen. Il catalogo dell'editore lipsiense Breitkopf del 1762 elenca due concerti per violino o flauto «traversiero»; il manoscritto d'uno di essi è conservato nella biblioteca universitaria di Uppsala, Gimo 292, erroneamente attribuito a Giuseppe Tartini (cfr. White, 1992).
Alcune sonate vennero arrangiate in trio da Valentin Roeser (Six Sonates pour deux violons ... mises en trio …, Parigi, 1769); l’Allegro dalla Sonata n. 7 è incluso in J.-B. Cartier, L'Art Du Violon …, Troisième Édition, Parigi, 1803. Musiche attribuite a Noferi sono inclusa in Longman and Broderip's Pocket Companion for the German Flute …, vol.1 (Londra 1790).
Fonti e Bibl.: J. Chambers, A general history of the County of Norfolk, Norwich 1829, p. 1274; The London Stage, 1660-1800, Carbondale 1960, ad ind.; W.S. Newman, The sonata in the baroque era, Chapel Hill 1966, p. 338; A biographical dictionary of actors, actresses, musicians, dancers, managers & other stage personnel in London, 1660-1800, XI, Carbondale 1987, pp. 39 s.; L. Plantinga, Clementi. His life and music, Oxford 1977, pp. 36, 109, 288; B. Matthews, The Royal society of musicians of Great Britain: list of members 1738-1984, London 1985, p. 107; C. White, From Vivaldi to Viotti: A history of the early classical violin concerto, Philadelphia 1992, p. 140; C. Price - J. Milhous - R.D. Hume, Italian opera in late eighteenth-Century London, I: The King’s Theatre, Haymarket 1778-1791, Oxford 1995, pp. 457, 472; S. McVeigh, Freemasonry and musical life in London in the late eighteenth century, in Music in eighteenth-century Britain, a cura di D.W. Jones, Aldershot 2000, pp. 72-100; S. McVeigh, The Italian violinists in eighteenth-century London, in R. Strohm, The eighteenth-century diaspora of Italian music and musicians, Turnhout 2001, pp. 146, 170; I. Woodfield, Opera and drama in eighteenth-century London: The King's Theatre, Garrick and the business of performance, New York 2001, ad ind.; D. Burrows - R. Dunhill, Music and theatre in Handel’s world. The family papers of James Harris, 1732-1780, Oxford 2002, ad ind.; R. Southey, Music-making in North-East England during the eighteenth century, Aldershot 2006, ad ind.; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, VI, Paris 1864, pp. 327; R. Eitner, Biographisch-bibliographisches Quellen-Lexikon, VII, Leipzig 1900, p. 209; Dizionario encicl. univ. della musica e dei musicisti. Le Biografie, V, Torino 1985, pp. 391 s.; The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XVIII, pp. 15 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XII, 2004, pp. 1150 s.