BRUZZO, Giovanni Battista Matteo
Nato a Genova il 15 ag. 1824 da Lorenzo e da Teresa Profumo, entrò nel 1835 nell'Accademia militare di Torino uscendone nel 1842 come sottotenente dell'arma del genio. Promosso capitano nel 1848, prese parte alla campagna del 1849; fu poi insegnante nella scuola complementare del corpo d'artiglieria, e dal 1854 al 1859 direttore del genio militare di Cuneo. Contemporaneamente diresse la realizzazione di un polverificio militare modello a Fossano (1856). Fu promosso maggiore nel 1859, tenente colonnello nel 1860 e colonnello nel 1861, tenendo successivamente la direzione del genio militare di Ancona e di Bologna. Dal 1863 al 1865 fu comandante in seconda e direttore degli studi nell'Accademia militare di Torino, disimpegnando tale incarico con successo, tanto che nel 1864 fu fatto membro del Consiglio superiore per gli istituti militari di istruzione e di educazione militare. Nell'ottobre 1865 passò a comandare il genio del IV corpo d'armata. Nelle operazioni del giugno-luglio 1866, alla testa dei reparti del genio del corpo schierato sul basso Po agli ordini del generale Cialdini, il B. svolse brillantemente la sua parte, in particolare con la costruzione di un ponte di barche sul Po destinato a sopportare un intenso traffico; venne quindi promosso maggior generale nell'agosto 1866. Fu poi comandante del genio del corpo d'armata di Bologna, quindi di quelli di Verona e Napoli, partecipando contemporaneamente alla discussione sulla costruzione del sistema di fortificazioni a guardia delle nuove frontiere, di cui chiedeva il sollecito completamento. Tenente generale nel 1876, fu addetto al Comitato d'artiglieria e genio, indi comandante della divisione di Roma.
Nel marzo 1878 B. Cairoli, per allargare la base politica del suo primo ministero, vi incluse quattro ministri scelti al di fuori del Parlamento, che non fossero sgraditi alla Destra di Sella e indicassero la volontà del nuovo governo di superare l'abuso del sottogoverno che aveva indebolito e fatto cadere il ministero Depretis. Tra questi ministri tecnici era il B., nominato al dicastero della Guerra il 24 marzo 1878 e subito fatto senatore. Il ministero ebbe vita breve e travagliata; a fine ottobre il B., che già aveva protestato per la tolleranza del governo verso le agitazioni repubblicane in Romagna, si dimise non condividendo l'atteggiamento liberale del Cairoli nel mantenimento dell'ordine pubblico. Lasciava così il ministero della Guerra prima di aver potuto sviluppare il suo programma, in cui aveva largo posto il rafforzamento delle frontiere nazionali.
Tornato al servizio attivo, il B. assunse il comando della divisione di Piacenza, poi comandò successivamente i corpi d'armata V, VI e I, assumendo anche la carica di direttore superiore delle fortificazioni nei territori dipendenti dai comandi del II, III e VII corpo d'armata. Aiutante di campo onorario del sovrano, il B. nel 1889 venne fatto cavaliere di gran croce, decorato del gran cordone dell'Ordine della corona d'Italia; nell'anno 1891 ricevette la nomina a cavaliere di gran croce, decorato del gran cordone dell'Ordine dei S S . Maurizio e Lazzaro. Aveva già ricevuto alte decorazioni estere, tra cui ricordiamo le insegne di grand'ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore conferitegli nel 1878 dal presidente della Repubblica francese. Nel 1892 il B. passò in posizione ausiliaria. Il 28 luglio 1900 morì a Torino.
Tra le sue opere, tutte dedicate al problema della fortificazione delle frontiere nazionali, citiamo: Sulla necessità di procedere alla difesa d'Italia, Napoli 1870; Considerazioni sulla difesa generale d'Italia, Firenze 1871; Considerazioni sulla difesa generale d'Italia con modificazioni e aggiunte, Napoli 1871; La difesa dello Stato. Poche osservazioni del generale B., Bologna 1884; Altre osservazioni sulla difesa dello Stato e risposta alla "Rivista militare italiana", Bologna 1884.
Fonti e Bibl.: Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito italiano, estr. del Curriculum del gen. B.; Le osservazioni del generale B. intorno alla difesa dello Stato, in Rivista militare italiana, XXIX (1884), I, pp. 174-183; F. L. Rogier, La R. Accademia militare di Torino: note storiche 1816-1870, Torino 1916, I, pp. 249-51; II, p. 98; Dizionario del Risorgimento nazion., II, ad vocem; G.Carocci, A. Depretis e la politica interna italiana dal 1876 al 1887, Torino 1956, pp. 197 s., 214-19.