MARINONI, Giovanni Battista
– Nacque intorno al 1560 in località ignota. Non è noto con quale maestro compì gli studi musicali. Matteo Claretti di Busseto, con una lettera del 25 ag. 1584, informava il duca di Mantova, Guglielmo Gonzaga, che il M., da lui interpellato, si scusava per non poter aderire all’invito del duca di servirlo «per basso nella musica da camera» perché era alle dipendenze degli Sforza Pallavicino, signori di Busseto, presso i quali godeva di «un buon trattamento di un canonicato ed altro beneficio semplice che gli fruttano scudi 150 d’oro». Claretti riferiva al duca che nel 1580, quando il M. era al suo servizio, aveva manifestato il desiderio di lasciare Busseto per contrasti con altri musicisti, ma poi, mutata la sua situazione, aveva cambiato idea (Bertolotti, p. 64).
Solo dal 1591 è documentata la presenza del M. a Mantova al servizio del duca Vincenzo I Gonzaga, dapprima con la qualifica di cantore, poi con il titolo di musico e nel 1592 come maestro: indice d’un progressivo e considerevole apprezzamento delle sue qualità musicali. Dal 1605 al 1608 il M. percepì un salario di 50 lire, che corrispondeva al salario medio dei musicisti di corte, sia cantori sia strumentisti.
Nel giugno 1595 il M. fu scelto da Vincenzo I Gonzaga per allietare il suo viaggio in Ungheria, avendo aderito alla lega con l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo contro i Turchi che minacciavano sempre più gravemente l’Europa.
Mentre tre sue compagnie d’archibugieri a cavallo raggiungevano direttamente il campo degli Imperiali, il duca vi si dirigeva con più comodo passando da Trento, Innsbruck, Otting, Linz, Praga e Vienna, compiacendosi dei festeggiamenti frequentemente allestiti dagli ospiti.
Gonzaga viaggiava accompagnato da una corte ridotta ma completa. Alla musica provvedeva una piccola cappella di quattro elementi, a capo della quale era C. Monteverdi; gli altri componenti erano l’evirato Teodoro Bacchino e i due bassi, il M. e Serafino [Terzi]. Anche al campo Vincenzo I Gonzaga conduceva una vita brillante, tra messe, vesperi solenni e sontuosi banchetti, e allietata dalle ammirate esibizioni musicali della sua cappella, sia per il repertorio sacro sia per quello profano.
Morto nel 1612 Vincenzo I Gonzaga, Monteverdi lasciò quella corte e l’anno seguente assunse la direzione della Cappella Marciana a Venezia.
Alcuni studiosi ritengono che il M. abbia seguito Monteverdi a Venezia; nel puntuale elenco dei musicisti in servizio durante il magistero di Monteverdi (1613-43), compilato da P. Fabbri e ricavato dagli Atti e terminazioni della Procuratia de supra conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, risulta però soltanto un suo omonimo con la voce di tenore, cioè il sacerdote veneziano Giovanni Battista Marinoni soprannominato Giove. G. Vio nel 1986 scoprì l’atto di nascita e di morte di quest’ultimo (Venezia, rispettivamente 1596 e 1657) e altre informazioni sulla sua vita. È quindi divenuto possibile scindere le strade percorse dai due musicisti: Giovanni Battista detto Giove non poteva dunque aver accompagnato con Monteverdi il viaggio del duca di Mantova in Ungheria nel 1595, mentre si presume che il M. abbia proseguito la sua attività artistica in Mantova; tale congettura è indirettamente supportata dall’assenza di riscontri d’una sua presenza veneziana.
Il caso di omonimia contribuì a creare e ad alimentare un’inveterata tradizione che attribuì al M. l’organizzazione della solenne funzione funebre celebrata per la morte di Monteverdi nella basilica dei Frari in Venezia il 15 dic. 1643, nonché la pubblicazione dei Fiori poetici raccolti nel funerale del molto illustre e molto reverendo signor Claudio Monteverde… (Venezia 1644), curata invece dal suo omonimo. Nulla risulta pervenuto di una eventuale attività del M. in campo compositivo.
Ignoti sono luogo e data della morte del M., comunque avvenuta dopo il 1608.
Fonti e Bibl.: P. Canal, Della musica in Mantova. Notizie tratte principalmente dall’Arch. Gonzaga, in Memorie del R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, XXI (1881), p. 94; A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga in Mantova dal secolo XV al XVIII. Notizie e documenti raccolti negli archivi mantovani, Milano s.d. [ma 1890], pp. 64 s., 72, 85; G.F. Malipiero, C. Monteverdi, Milano 1929, pp. 16, 49; A. Garbellotto, Piccola Enc. musicale padovana, in Padova e la sua provincia, II (1973), pp. 14-18; P. Fabbri, Monteverdi, Torino 1985, p. 45; G. Vio, Ultimi ragguagli monteverdiani, in Rass. veneta di studi musicali, II-III (1986-87), p. 359; I. Fenlon, Musicisti e mecenati a Mantova nel ’500, Bologna 1992, p. 41; S. Parisi, New documents concerning Monteverdi’s relations with the Gonzagas, in C. Monteverdi: studi e prospettive. Atti del Convegno… 1993, a cura di P. Besutti - T.M. Gialdroni - R. Baroncini, Firenze 1998, p. 484; G. Vio, Nuovi elementi biografici su alcuni musicisti del Seicento veneziano, in Recercare, XIV (2002), p. 200; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, V, p. 335; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, VIII col. 1657; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 667; The New Grove Dict. of music and musicians, XV, p. 865.