CONTI, Giovanni Battista conte
Nacque a Lendinara il 22 0ttobre 1741 da nobile famiglia. Esercitò dapprima l'avvocatura a Venezia con molto successo; ma per amore della letteratura abbandonò poi la professione e si trasferì a Madrid. Ivi si approfondì nello studio della letteratura spagnola e diede alle stampe dal 1782 al 1790 quattro volumi di traduzioni di poeti spagnoli, sotto il titolo Collección de poesías castellanas traducidas en verso toscano. Quest'opera gli valse molte lodi e un'annua pensione dal re Carlo III di Spagna. Ritornato in Italia, fu nel 1801 a Lione, notabile di quei comizî, poi viceprefetto del Polesine nel 1802, indi nel 1813 membro della corte di giustizia di Ferrara, ove morì il 7 dicembre 1820. Nel 1795 aveva pubblicato un poemetto sull'Incoronazione della Vergine di Lendinara e nel 1819, in Padova, una Scelta di poesie castigliane del sec. XVI, in due volumi, con altre poesie originali. Il C. merita un posto eminente fra i traduttori italiani del Settecento, vicino al Bertola e al Cesarotti.
Bibl.: P. Perolari Malmignati, Orazione in morte di G. B. C., Lendinara 1821; V. Cian, Italia e Spagna nel secolo XVIII: G. B. Conti, Torino 1896; A. Cappellini, Memorie paesane, Lendinara 1926; G. Marchiori, Poeti Lendinaresi, Rovigo 1922.