BUONAMENTE, Giovanni Battista
Compositore. Probabilmente alla corte dei Gonzaga sino al 1622, poi dal 1626, per tre anni almeno, musico della corte imperiale, nel 1636 maestro di cappella ad Assisi. Ammiratore e seguace di Claudio Monteverdi, lasciò sette libri di sonate, sinfonie, gagliarde, ecc., che hanno una grande importanza per l'origine della suite a più strumenti in Italia ed anche del duo e della sonata a tre (2 voci e basso) con basso non continuo, ma già concertante. Introdusse la composizione strumentale (veneziana) a doppio coro e, in generale, la nuova musica strumentale (italiana) in Austria. Alcune sue lettere, già appartenute al museo Heyer di Colonia e pubblicate da P. Nettl nella Zeitschrift für Musikwissenschaft (1927), chiariscono questo punto della storia musicale (v. suite). È uno dei maggiori musicisti strumentali del suo tempo. S'ignorano tuttora le date di nascita e di morte.
Nel 1629 col Quinto libro di varie sonate, sinfonie, gagliarde, brandi, ariette, ecc., egli ci offre, per la prima volta, il ciclo di tempi proprio della suite: "sinfonia, gagliarda, la sua corrente" ossia una composizione introduttiva (che più tardi sarà detta entrada) seguita dalla coppia caratteristica della suite. Tale ciclo è certamente più antico e di origine italiana contro l'opinione corrente. Nel 1637 il ciclo si allarga: "sinfonia, brando, gagliarda, la sua corrente".