BETTI, Giovanni Battista
Nacque a Firenze ed operò in questa città (secondo alcuni repertori operò anche a Roma) in un periodo che in genere si crede compreso tra il 1754 e il 1777, ma che puo essere protratto al 1785. Abilità di mestiere, finezza di esecuzione e un felice senso interpretativo si riscontrano già nella prima opera datata di questo incisore, la Madonna della SS. Annunziata di Firenze (da invenz. di D. Noferi, 1754), come anche nella Madonna col Bambino (da invenz. del Maratta, 1761), nell'Ecce Homo (dal Guercino), nell'Ascensione (daDürer), in alcune tavole con motivi omamentali (fra cui una Cartella con sirena, cornucopia e strumenti musicali),e in una serie di Apostoli e figure (venti tavole da sculture e disegni di Baccio Bandinelli). Non citati dai repertori l'Andata di Cristo al Calvario (da un bassorilievo del Giambologna), l'Apparizione della Vergine a s. Bernardo (da invenz. del Poccetti), l'Apparizione della Vergine in gloria ad uno dei servi di Maria in tre versioni (sempre dal Poccetti), Cristo incoronato di spine (da dipinto di Sigismondo Betti), l'EfMe del p. Bernardino da Firenze e il Ritratto del poeta Giovanni Manzoli (da invenz. di Luigi Betti). Per la Serie degli uomini i più illustri nella pittura, scultura e architettura, Firenze 1774, il B. incise, sempre a bulino, i ritratti di Francesco Snyders e di Giusto Suttermans (entrambi da invenz. di van Dyck), di Battista Naldini e di Fr. Pourbus;fra il 1773-1774 aveva già inciso altri ritratti (anche tirati a parte) che non figurano nei repertori: di Andrea Schiavone (da invenz. dei Ridolfi), Bernardo Buontalenti, Domenico Fontana, Antonio Moro, Iacopo da Empoli, Agostino Carracci, Francesco Vanni, Hendrik Goltzius, Marcello Provenzale (da invenz. di Ottavio Leoni). Nel 1779, "appresso il Pagni", pubblicò A' Dilettanti delle Bell'Arti, un alfabeto con figure (front. e 24 tavv."G. B. Betti inc. Firenze") e più tardi, nel 1785, sempre per il Pagni, un altro alfabeto, emblematico, con titolo identico (front. inciso e 24 grandi iniziali omate), raro e caratteristico per la scelta dei soggetti.
Incisioni del B. sono nelle collezioni delle stampe della Galleria degli Uffizi e delle Bibl. Nazionale e Marucelliana di Firenze.
Bibl.: Oltre alla bibl. in U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,III, p.543, cfr.: G. Gori Gandellini, Notizie istor. degli intagliatori, I,Siena 1808, p. 87; P. Zani, Encicl. metodica… delle Belle Arti,I,4, Parma 1820, p. 27; C. Bonacina, Bibl. delle arti scrittorie e della calligrafia,Firenze 1953, nn. 200, 201, 1453; C. Mazzoli, Calligraphy,Milano 1962, pp. 108, 110.