BALESTRA, Giovanni Battista
Nato a Bassano nel 1774, entrò giovanissimo nello stabilimento d'arti grafiche di Giovanni Antonio Remondini. Appresavi l'arte di incidere in rame, la esercitò con zelo, contribuendo attivamente alla produzione ed alla diffusione quotidiana della stampa ad uso del popolo, che era il principale obbiettivo di quel grande complesso industriale. Nel 1803, incitato dall'esempio di altri due incisori bassanesi, G. Volpato e G. Folo, saliti in gran fama, si trasferì a Roma, lasciandosi alle spalle anche il ricordo degli almanacchi, dei proverbi illustrati, delle storie dell'epica popolare, dei santini remondiniani, alla cui fattura aveva collaborato. Accolto dal Folo nel suo studio di piazza di Spagna, vi si rieducò rapidamente e prese a riprodurre, nobilitando insieme la materia e la maniera, opere di Raffaello, del Veronese, del Garofalo, del Domenichino, di F. Vanni, del Sassoferrato, del Guercino, dei Murillo, ecc. Gli fece difetto un po' il colore, cioè il modo, che a quel tempo aveva fatto notevoli progressi, di suggerire per mezzo dell'artifizio incisorio i valori cromatici di un dipinto: e per questo, meglio che nella riproduzione delle opere di pittura, riuscì in quella delle opere di scultura, favorito dalla sua facile intuizione della forma in tondo. Ammiratore di Antonio Canova, che aveva conosciuto di persona, ne riprodusse La Pietà, La Mansuetudine, Polimnia, Paride, La Maddalena, Minerva e Apollo, il Mausoleo del principe d'Orange, il Mausoleo del conte di Trento, ecc. Riprodusse anche qualche opera del Thorwaldsen ed alcune delle sculture del Museo Chiaramonti (Vaticano): una raccolta di lunga lena, realizzata sotto gli auspici del Nibby, che ne dettò il testo, e con la collaborazione di una falange di incisori professionisti, fra cui un altro bassanese, Pietro Fontana. Nel 1838 lo troviamo con una bottega sua propria in "campo marzo n. 26", dove cessava di vivere nel 1842.
Bibl.: I. Ferrazzi, Di Bassano e dei Bassanesi illustri,Bassano 1847, pp. 205 s.; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1857, p. 131; I. Meyer, Allgem. Künstler Lexikon, II, pp. 646 s.; U. Thierne-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, p. 408.