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BALLAINI, Giovanni

di Francesco Cagnetti - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)
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BALLAINI, Giovanni

Francesco Cagnetti

Nato ad Andria, visse a Venezia nella seconda metà dei sec. XVI. Teologo e filosofo, fu religioso dell'Ordine dei frati minori conventuali.

Nel 1566 pubblicò a Venezia un suo In Incarnati Divini Verbi Natale Panegyricon. Sempre a Venezia nel 1568 comparve, in appendice alle Enarrationes in acta Apostolorum del francescano Giovanni Wild, un suo breve scritto dal titolo Theologicae veritatis Professoris, fratris Ioannis Balainii Andrii Franciscani in acta Apostolorum Psegmata quaedam quam elegantissima. Ma il nome del B. resta legato soprattutto alla sua notevole attività di editore di opere teologiche e filosofiche, svoltasi interamente a Venezia.

Nel 1571 pubblicò "apud haeredes Melchioris Sessae" una nuova edizione di due scritti di Pierre Tataret: Petri Tatareti Parisiensis subtilium omnium facile principis in triplicem Aristotelis Philosophiam, Physicam, Metaphysicam, & Ethicam, castigatissimae lucubrationes,e Petri Tatareti parisiensis, In gymnasio subtilium longe clariss. universae Aristoteleae logicae disertissima Explanatio... Septem tractatibus absolutum opus, iuxta numerum librorum, Aristotelis logicam aeque integrantium. In his excolendis, pristinaeque integritati restituendis, quantum operae praestiterit F. Ioannes Balainius... ex huius editionis ad reliquas priores collatione facile elucebit. Nel 1573 diede alle stampe, "apud Georgium Angelerium, sumptibus Petri de Francisci", dedicandola al card. Felice Peretti (il futuro Sisto V), una nuova edizione del commento di s. Bonaventura alle Sentenze di Pietro Lombardo "nuper a me... ad veterum exemplarium fidem recognitum, pristinaeque integritati restitutuin", col titolo D. Bonaventurae... In Primum [Secundum... Tertium... Quartum...] Librum Sententiarum elaborata Dilucidatio,e corredata da un quintuplice indice dello stesso B.: di materie predicatorie per l'Avvento e la Quaresima, degli autori citati da s. Bonaventura, dei luoghi della S. Scrittura, dei luoghi di Aristotele e delle cose notevoli.

Di s. Bonaventura pubblicò inoltre nel 1574, "nunc primum post diutinam expectationem... et ad veteruni exemplarium fidem,", In Librum Sapientiae et Lamentationes Ièremiae Prophetae pia et erudita expositio "apud Georgium Angelerìum, sumptibus Petri de Francisci" : la prima edizione, conferma lo Sbaraglia, di questo scritto. Quanto all'edizione del commento alle Sentenze (che fu ristampata nel 1580 dall'agostiniano p. Angelo Rocca), il Franchini scrive che il B. "trovandosi reggente dello Studio nostro di Venetia, cercati li più antichi esemplari, e fedeli manoscritti, espurgò l'opera dallì errori con tanta diligenza, che quando Sisto V volle ristamparli dalla Vaticana, non trovò meglio di questa editione, e questa medesima reimpresse". Su questa base L. Di Fonzo (p. 169) propone di correggere "i P.P. Editores di Quaracchi quando dicono che l'ediz. Vatic. [di s. Bonaventura] fu presa quasi interamente dal P. Posi".

Nel 1576 il B., con la collaborazione del confratello p. Marino Mori di Venezia, pubblicò, "nunc demum cum omni integritate et venustate" (parte I, p. 2), Alexandri de Ales Angli, Doct. irrefragabilis ordinis minorum Universae theologiae summa in quatuor partes ab ipsomet Authore distributa,"apud Franciscum Franciscium Senensem", corredando anch'essa con un quintuplice indice. Questa edizione fu poi fedelmente riprodotta a Colonia nel 1622. Il B. diede infine nel 1578 (rist. 1588) un'edizione del Compendium theologicae veritatis falsamente attribuito a s. Bonaventura, arricchendola di Breves Castigationes.

Bibl.: Oltre al Dict. de Théol. Cath., I, col.778; II, coll. 129 s., e al Dict. de la Bible,I, col.1400, cfr. F. G. Franchini, Bibliosofia e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali,Modena 1693, p. 321; G. G. Sbaraglia, Supplementum et castigatio ad scriptores trium ordinum S. Francisci, Romae 1921, II, V. 33; S. Bonaventura, Opera Omnia, I, Quaracchi 1882, p. LXXV; VI, ibid. 1893, p. XIX; L. Di Fonzo, Lostudio del Dottor Serafico nel "Collegio di S. Bonaventura" in Roma (1587-1873), in Misc. Francescana, XXXX, 2, apr.-giugno 1940, pp. 153-186.

Vedi anche
divinità divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste. órdine francescano francescano, órdine Regola e forma di vita religiosa promossa da s. Francesco. Si suddivide in tre diversi ordini: il primo formato dai frati minori, il secondo dalle clarisse e il terzo da laici, detti terziari francescani. Successivamente vi furono altre suddivisioni e affiliazioni e l'insieme dei ... santo Bonaventura da Bagnorea Bonaventura da Bagnorea (o da Bagnoregio; al secolo Giovanni Fidanza), santo. - Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro di Hales, al ... modalità modalità matematica Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato. ● Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto al predicato non fosse più la semplice asserzione di uno stato di fatto (S è P), ...
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