AZZOLINI, Giovanni
Vissuto nella prima metà del secolo XVII, chierico regolare, fu uno dei più celebri predicatori di quell'epoca, di stile prettamente secentesco o marinistico. Di lui abbiamo Orazioni sacre (1645) e Paradossi retorici (1650). Queste prediche si annunziano fino dai titoli come la quintessenza del concettismo, della ingegnosità, dell'acutezza, insomma dell'acrobatismo retorico spinto fino all'assurdo, al grottesco, al mostruoso: La caduta sublime, L'orrore dilettevole, La perdita vittoriosa, La debolezza trionfante, La povertà doviziosa, La miseria felice, La miseria ristoratrice, La sterilità feconda, L'odio amante ovvero l'amore sdegnoso, La saggia pazzia, La musica guerriera ovvero la guerra musicale, La pace guerresca, ecc.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, ii, 1292; S. Vento, Le condizioni della oratoria sacra del Seicento, Milano 1916, I, cap. iii.