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ARPINO, Giovanni

di Alessandra Briganti - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
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ARPINO, Giovanni

Alessandra Briganti

Scrittore, nato a Pola nel 1927. Ha studiato a Torino, dove si è laureato in lettere. Oltre all'attività di narratore svolge anche attività editoriale e giornalistica. La narrativa dell'A. si orienta inizialmente verso il modello neorealistico, in particolare quello vittoriniano, fortemente condizionato dalla letteratura nordamericana da Hemingway a Steinbeck. Sei stato felice, Giovanni (1952) appare infatti dominato dal dialogo, alternato a una sorta di monologo interiore, e rappresenta la trasposizione del tema del vagabondaggio del "picaro" americano in quello del contrasto tra libertà e integrazione colto in una vicenda ambientata nella Genova del dopoguerra. Il secondo romanzo, Gli anni del giudizio (1958), già introduce nel modello neorealistico elementi di crisi con il resoconto di un'inquietudine individuale còlta come un fattore d'incrinatura nell'equilibrio tra pubblico e privato. Dal trasferimento di questa ricerca dell'autentico in una struttura sociale inautentica, dal mondo proletario a quello piccolo-borghese nasce La suora giovane (1959) in cui il rapporto tra i due momenti, individuale e collettivo, è risolto a favore del primo. Una sostanziale continuità tematica è evidente anche in Un delitto d'onore (1961), e più precisamente in Una nuvola d'ira (1962) in cui l'A. ripropone la problematica di Gli anni del giudizio mettendone però in crisi il fragile equilibrio. L'ombra delle colline (1964) rappresenta invece una sorta di autobiografia mitica filtrata attraverso la coscienza di un personaggio in cui si riflettono le trasformazioni di tutta un'epoca storica dalla guerra in poi. Con Un'anima persa (1966) e con Il buio e il miele (1969) la crisi storica e sociale si trasferisce nel chiuso cerchio della coscienza del protagonista che riflette in vari modi l'impossibilità di realizzare la propria autenticità. Con Randagio è l'eroe (r972) e con Domingo il favoloso (1975) la disgregazione del modello narrativo d'impianto tradizionale dà vita a una specie di allegoria della condizione alienata dell'uomo moderno. L'A. è anche autore di racconti, La babbuina e altre storie (1967) e 27 racconti (1968), che ricalcano i moduli tematici e stilistici dei romanzi. Collegata alla produzione narrativa è la produzione in versi che muove dal modello di Lavorare stanca, sia pure con innesti ermetici, con Barbaresco (1954) e Il prezzo dell'oro (1957), per approdare, con Fuorigioco (1970), alla deformazione satirica. L'A. è inoltre autore per l'infanzia con Rafè e Micropiede (1959), La mille e una Italia (1960), L'assalto al treno e altre storie (1966) e ha scritto per il teatro due commedie, inedite, L'uomo del bluff, rappresentata a Milano nell'aprile 1968 e Donna amata dolcissima, rappresentata a Torino nel novembre 1969.

Bibl.: G. Mariani, La giovane narrativa italiana tra documento e poesia, Firenze 1962; C. Salinari, G. Arpino e la letteratura "operaia", in Preludio e fine del realismo in Italia, Napoli 1967; A. Guglielmi, Vero e falso, Milano 1968; E. Falqui, in Novecento letterario italiano, IV, Firenze 1970; O. Lombardi, La narrativa italiana nella crisi del Novecento, Caltanissetta 1971; G. Pullini, in I Contemporanei, VI, Milano 1974.

Vedi anche
Piovène, Guido Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze del freudismo e dell'esistenzialismo, P. indagò le passioni e i vizi umani. Tra i romanzi più noti: ... Pavése, Cesare Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione al presente si è sempre legata a un profondo senso della contraddizione tra letteratura e impegno ... Buzzati Scrittore (Belluno 1906 - Milano 1972), fratello di Adriano B.-Traverso; redattore del Corriere della sera, per il quale fu anche corrispondente di guerra; imbarcato su navi della marina militare. Nei romanzi Bàrnabo delle montagne (1933), Il segreto del bosco vecchio (1935), Il deserto dei Tartari (1940), ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
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  • Arpino, Giovanni
    Enciclopedia on line
    Scrittore (Pola 1927 - Torino 1987); collaborò a La Stampa. Nei suoi numerosi romanzi e racconti (Sei stato felice, Giovanni, 1952; Gli anni del giudizio, 1958; La suora giovane, 1959, particolarmente notevole; Un delitto d'onore, 1961; Una nuvola d'ira, 1962; L'ombra delle colline, 1964; Un'anima persa, ...
  • ARPINO, Giovanni
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (App. IV, I, p.160) Scrittore, morto a Torino il 10 dicembre 1987. L'innesto del fantasioso, dell'imprevedibile e del curioso nel conformistico vivere quotidiano induce A. ne Il primo quarto di luna (1976) a inventare un personaggio in parte picaresco e in parte emarginato, ridotto a "macchia sul muro" ...
Vocabolario
arpinate
arpinate agg. e s. m. e f. [dal lat. Arpinas -atis]. – Di Arpino, centro in provincia di Frosinone; abitante o nativo di Arpino; l’A., per antonomasia, Cicerone.
leonardista
leonardista s. m. e f. Specialista negli studi su Leonardo da Vinci. ◆ La lettura di quest’anno è appunto curata dal leonardista Carlo Pedretti, dal 1985 titolare della cattedra «Armand Hammer» di Studi Vinciani presso la University of...
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