ARGENTERIO (Argentier), Giovanni
Nato a Castelnuovo presso Chieri nell'anno 1513, studiò medicina a Torino, esercitò poi la professione a Lione dove viveva un altro suo fratello medico, Bartolomeo. Nel 1544 ebbe la cattedra di medicina a Pisa, più tardi fu chiamato a Napoli, infine a Torino ove rimase fino alla sua morte (1572). L'Argenterio fu uno spirito irrequieto, rivoluzionario nel campo della medicina, dotato di eccellenti qualità di medico pratico così da essere considerato come uno fra i più insigni medici italiani del '500. Sostenne polemiche violentissime contro la concezione galenica e particolarmente contro la patologia umorale, e in difesa del metodo induttivo. Il suo libro più celebre, che destò un enorme scalpore, fu il Commentario all'arte medicinale di Galeno che ebbe tre edizioni a Parigi, la prima delle quali nel 1553; scrisse oltre a ciò parecchi altri trattati che furono raccolti dal figlio Ercole in un'edizione completa, stampata per la prima volta a Venezia nel 1592.