CIRULLO, Giovanni Antonio
Nacque ad Andria (Bari) nella seconda metà del XVI secolo. Nulla si conosce circa i suoi anni di apprendistato musicale, ma è probabile che li abbia trascorsi a Napoli frequentando gli ambienti in cui, nello stesso periodo, Carlo Gesualdo completava i suoi studi sotto la guida di Pomponio Nenna. Per il resto della sua vita, non sembra che si sia mai allontanato dalla sua città natale. Morì probabilmente ad Andria dopo il 1610.
Il C. fu autore di sei libri di madrigali, dei quali ci sono pervenuti il secondo, il quinto ed il sesto, tutti a cinque voci.
Il secondo libro, contenente ventuno madrigali, venne pubblicato a Venezia nel 1598 presso lo stampatore Giacomo Vincenti, ed è dedicato al padre Orazio Giustiniano "delli signori dell'isola di Scio". Sempre a Venezia, nel 1607 presso lo stampatore Alessandro Raveri, il C. pubblicò il quinto libro dei suoi madrigali: si tratta di ventuno composizioni a cinque voci (come nel caso precedente) nelle quali, come si legge nel frontespizio, "si contengono concetti spirituali". La raccolta è dedicata al vescovo di Andria, Antonio Franco. Ancora a Venezia, nel 1609, apparve il sesto libro dei madrigali, curato dallo stampatore Giacomo Vincenti: si tratta dell'ultima fatica del compositore pugliese. La raccolta è dedicata "al molto illustre Sig. Giulio Frisaro".
Alcuni madrigali del C. comparvero inoltre in due raccolte contenenti composizioni di autori diversi. La prima di queste, Il Helicone (collezione di "Madrigali de' diuersi eccellentissimi musici, nuovamente raccolti e dati in luce") apparve "in Anversa, appresso Pietro Phalesio al Re David" nel 1616. Questa raccolta, che contiene quarantasei madrigali di compositori come Monteverdi, Anerio Salomone Rossi, Soriano e Jacques de Wert, comprende tre madrigali del C.: "Com'hor la terra", "Bella si", "Clori deh vaga". L'altra raccolta apparve a Genova nel 1610 presso lo stampatore Giuseppe Pavone; nel frontespizio si legge: "Novi Madrigali /de / diuersi autori / che possono servire / per varie musiche / allegre et dolorose / come quelli fatti in morte di Donna / Maria d'Avalos". Tale raccolta contiene trenta madrigali che rievocano il ben noto e tragico episodio di cui fu protagonista Carlo Gesualdo principe di Venosa, che nel 1590 aveva fatto assassinare la moglie assieme all'amante di lei Fabrizio Carafa, duca d'Andria. Autori delle composizioni contenute in questa raccolta sono, oltre al C., il genovese Della Gostena e il De Biasio. Dei dodici madrigali del C. che figurano in tale collezione, due provengono dal quinto libro: "Di nettare amoroso ebra la mente" e "Ferro in ferir pietoso" (entrambi su poesie del Tasso). Non è noto se almeno una parte dei rimanenti dieci madrigali del C. provenga dalle raccolte scritte in precedenza e non pervenuteci, o se siano musiche composte per l'occasione. A proposito del "di Tota" che si legge accanto ad alcuni madrigali contenuti nelle raccolte del C. (in tre madrigali del quinto libro, e nel madrigale "Rivoletti di perle" del sesto libro) il Gaspari ha avanzato l'ipotesi che si tratti del nome d'uno sconosciuto compositore; ma è anche probabile che si tratti dell'autore dei testi poetici.
Il principale interesse che desta la musica del C. risiede nell'uso piuttosto inconsueto della dissonanza ed in alcune notevoli anticipazioni della vocalità barocca, caratteristiche che fanno di questo musicista uno dei pochissimi che abbiano assorbito la lezione di Carlo Gesualdo. Infatti, nonostante questo ultimo abbia scritto musica troppo originale ed ardita per poter fondare una vera e propria scuola, si può tuttavia affermare che il suo stile abbia trovato nel C. un seguace.
Fonti e Bibl.: S. A. Luciani, Imusicisti pugliesi dei secc. XVI e XVII, in Japigia, II (1931), pp. 415 ss.; R. Giazotto, Pianto e poesia del Tasso in morte di Maria Gesualdo, in Musurgia nova, Milano 1959, pp. 157 ss.; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vokalmusik Italiens, I, Berlin 1892, pp. 173 s.; G. Gaspari, Cat. della Bibl. del Liceo mus. di Bologna, III, Bologna 1893, p. 61; E. Vogel-A. Einstein-F. Lesure-C. Sartori, Bibl. della musica it. vocale profana pubblicata dal 1500 al 1700, I, Roma 1977, pp. 385 ss.; Répertoire internat. des sources musicales. Einzeldrucke vor1800, II, p. 142; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, II, p. 451; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 347; Enc. della Musica Ricordi, I, p. 486; Die Musik in Geschichte und Gegenwart. XV, col. 1496.