ANTINORI, Giovanni
Nato a Camerino nel 1734, studiò a Roma, dapprima alla Sapienza, poi architettura col marchese Girolamo Theodoli. Recatosi a Lisbona pregò il nunzio apostolico monsignor Conti, suo conterraneo, di presentarlo al re Giuseppe I per aver parte nella ricostruzione della città dopo il terremoto del 1755. Fu accolto favorevolmente, tanto da essere nominato architetto di corte. Sembra,che facesse progetti per il nuovo palazzo reale di Campolide e per le fabbriche della piazza del Commercio, ma l'esito di tali incarichi resta assai dubbio per l'improvvisa incarcerazione dell'artista, causata, secondo quello che dice la tradizione, dalle invidie degli architetti indigeni e durata per ben due anni. Più tardi (verso il 1756) poté tornare in patria, dove ideò progetti mai messi in esecuzione, come quello di una villa principesca, proposto invano al granduca Leopoldo, finché fu impegnato in imprese più modeste, quale il deprecato rifacimento dell'intemo della chiesa di Monteoliveto Maggiore (1772-78), contrastante nella sua grandiosa profusione di capitelli, cornici, colonne con l'impianto ogivale originario. A Roma curò la trasformazione del cortile di palazzo Doria in sala. da ballo per festeggiare l'imperatore Giuseppe II; l'abbellimento della villa Pamphilj (tra l'altro, con un lago sovrastato da cascate digradanti); l'erezione degli obelischi della Trinità dei Monti (1789), di Montecitorio (1792) e del Quirinale, suscitando, con quest'ultimo, per speciali difficoltà tecniche di collocamento (1783), l'entusiasmo dei contemporanei. L'A. ebbe anche (circostanza in contrasto con le voci della cattiva sorte toccatagli a Lisbona) un incarico ufficiale presso l'Accademia portoghese di Roma. In questa città, dove si svolse la maggior parte della sua attività, egli morì nel 1792.
Bibl.: G. Perini, Lettera sopra l'archicenobio di Monte Oliveto Maggiore, Firenze 1788, p. XXIX; A. Ricci, Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, II, Macerata 1834, pp. 386 ss.;A. Raczynski, Dict. hist.-artistique du Portugal, Paris 1847, p. 258; [L. Mariani], in L'Appennino, XVIII, 24, 20 giugno 1893, pp. 1 ss.; G. M. Thomas, L'Abbaye de Mont Olivet Majeur, Sienne 1898, pp. 114 s.; L. M.Perego, Guida illustrata di Monteoliveto Maggiore, Monte Oliveto Maggiore 1903, pp. 25 ss.; L'opera del genio italiano all'estero, E.Lavagnino, Gliartisti in Portogallo, Roma 1940, pp. 137 s., 161; J. Meyer, Allgem. Künstler Lexikon, II, p.109; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, pp. 558 s.; Enciclopedia italiana, III, p. 505.