MONTORSOLI, Giovanni Angelo
Scultore, nato a Montorsoli presso Firenze, morto a Firenze il 31 agosto 1563. Giovanissimo lavorò con Michelangelo, che l'ebbe caro e lo stimò, nella fabbrica della sagrestia e libreria di S. Lorenzo; e al maestro sempre cercò di attenersi, sebbene non sempre felicemente. Dopo varie peregrinazioni, entrò nell'ordine dei servi di Maria all'Annunziata di Firenze; ma non per questo tralasciò di continuare l'esercizio della scultura, alla quale sempre più si sentiva incline; e nel 1531 eseguì la bella statua di S. Cosimo per la sagrestia nuova di S. Lorenzo a Firenze. Passò poi a lavorare in Roma attorno alla tomba di Giulio II; a Genova per i Doria; a Venezia, a Padova, a Verona, a Mantova, a Bologna, dove si nota ai Servi la ricca ancona dell'altare maggiore; e a Napoli. Ovunque il valoroso scultore si trattenesse per ragioni della sua arte, svegliava nuove e più gagliarde attività; e così anche a Messina, dove fu chiamato fino dal 1537, impresse orme profonde del suo passaggio. Fu sovrintendente ai lavori del duomo e ideò l'"Apostolato", la ricca decorazione scultorea lungo le navate minori, rimessa in onore nella nuova cattedrale, opera che richiese lungo tempo e alla quale, poi, attese Martino Montanini. Famosa in Messina è la fontana di Piazza del duomo, cosiddetta di Orione, di recente restaurata, compiuta nel 1550, e considerata come una delle più belle fontane d'Italia. L'altra, sulla banchina del porto, detta del Nettuno, finita nel 1557, inspirata anch'essa agli antichi modelli classici (l'originale del dio è al Museo), non raggiunge la stessa sontuosità e armonia.
Bibl.: G. Di Marzo, I Gagini, ecc., I, Palermo 1880, p. 779 segg.; E. Mauceri, G. A. M. e i suoi allievi nel duomo di Messina, in Rass. d'arte, 1918, pagie 206-209; S. Bottari, G. A. M. a Messina, in L'Arte, XXXI (1928), pp. 234-45; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.