GREGORINI, Giovanni Andrea
Industriale, nato a Vezza d'Oglio il 30 agosto 1819, morto a Lovere il 3 ottobre 1878. Giovanissimo, collaborò col padre nell'esercizio dell'industria, tradizionale delle alte valli lombarde, di fabbricazione di acciaio naturale al cosiddetto fuoco di affinaggio (v. ferro). Morto il padre, disegnò d'introdurre innovazioni tecniche nell'industria locale. Per disporre di forza motrice idraulica, si trasferì da Vezza a Castro presso Lovere, lungo il corso del Tinazzo, e vi costruì nel 1854 un ampio stabilimento per la fabbricazione dell'acciaio, fornendolo, oltre che di fuochi bassi e di forni contesi, di due forni a puddellare (v. ferro), di magli pesanti e di laminatoi. Utilizzò quindi, con buon esito, gas di torba nei forni a puddellare e introdusse il rigeneratore Siemens.
Nell'alto forno dell'Allione e in altro costruito più tardi riuscì anche a fabbricare ghise di grande resistenza per usi militari. Nel 1872, egli produceva circa 30 mila quintali di acciaio, cifra altissima per quell'epoca in Italia.
Il G. fu anche buon patriota, sospetto di cospirazione all'Austria. Fu deputato di Clusone dal 1870 alla morte.