FIESCHI, Giovanni Ambrogio
Del ramo di Savignone della celebre casata genovese, nacque probabilmente a Genova intorno al 1529 da Ettore di Giacomo, conte di Lavagna, e da Maria Fieschi di Giovanni Ambrogio.
Attivamente sostenuti dall'intraprendente genitore, pronipote del potente cardinale Niccolò, già due fratelli maggiori del F. erano stati avviati alla carriera ecclesiastica ed insigniti della cattedra vescovile di Savona: Giacomo (amministratore della diocesi di Savona dal 1537, morto nel 1546 senza aver ricevuto la consacrazione) e Niccolò (vescovo dal 1546 al 1564). In favore appunto di Niccolò il F. prese possesso, nell'aprile del 1546, della diocesi di Savona su ordine del padre, in base ad una lettera scritta da quest'ultimo ai canonici il 19 di quel mese.
Il 9 giugno del 1564, per resignatio del fratello, il F. venne a sua volta nominato vescovo di Savona. Preso possesso della diocesi il 14 luglio seguente, presiedette, il 27 novembre, al secondo dei sei sinodi indetti durante il suo episcopato (il primo era stato convocato, in sua assenza, dal vicario generale l'8 agosto).
Il F. tenne altri quattro sinodi, il 17 nov. 1566, il 14 apr. '69, il 14 dic. '70, il 26 marzo del '73, emanando numerosi decreti sul disciplinamento della pratica religiosa, sull'insegnamento catechistico ai fanciulli. sulla formazione culturale e spirituale del clero. A lui si deve, in particolare, l'istituzione del seminario diocesano, sancita il 19 genn. 1568.
Nominato nunzio alla corte di Torino il 10 maggio 1585, l'8 giugno seguente il F. giunse a Nizza, dove si attendeva l'arrivo del duca Carlo Emanuele di ritorno dalla Spagna con la moglie, l'infanta Caterina.
La nunziatura del F. si veniva a collocare in una fase estremamente delicata e complessa di trattative diplomatiche, incentrate sul progetto sabaudo di spedizione contro Ginevra, progetto appoggiato dal papa, ma fieramente combattuto dalla Francia e dal portavoce degli interessi francesi in corte di Roma, il cardinale Luigi d'Este. In realtà, proprio il periodo di soggiorno del F. presso Carlo Emanuele coincise con un forzato rinvio dei disegni sabaudi, dovuto sia alle pressioni francesi su Sisto V sia alle obiettive difficoltà, tecniche e finanziarie, nell'organizzazione della spedizione.
Uomo della Controriforma e incaricato, del resto, anche di compiti di visitatore apostolico negli Stati sabaudi, il F. non mancò di prestare attenzione al pericolo della diffusione in Piemonte di dottrine riformate, come quando, il 22 ott. 1585, insisteva sull'utilità della missione gesuitica nelle valli Perosa, Luserna e d'Angrogna (sovvenzionata con i proventi dei feudi piemontesi della Camera apostolica) per contrastare la propaganda ugonotta e valdese.
Nelle sue funzioni di nunzio, il F. morì a Torino alla fine di gennaio del 1586 (il testamento è del 22 di quel mese) e fu sepolto a Genova in S. Lorenzo, nella cappella di S. Giovanni Battista, accanto al padre Ettore.
Fonti e Bibl.: Arch. segr. Vaticano, Acta miscellanea, n. 45, ff. 9v-10r; Ibid., Segreteria di Stato, Nunziatura di Savoia, n. 2, ff. 48r-1237v, n. 17, ff. 1-12v; Savona, Archivio vescovile, Archivio storico diocesano, Actorum, anni 1564-1586; Milano, Biblioteca Ambrosiana, Ms. Borromeo F., Inf. 105, n. 342, f 711; Inf. 106, n. 94, f. 182; Inf. 90, f. 138; Inf. 72, f. 121; Savona, Biblioteca civica A. G. Barrili, ms. IX. III. 2. 4: F. M. Besio, Vite de' vescovi di Savona, pp. 327-334; G. V. Verzellino, Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustridella città di Savona, a cura di A. Astengo, II, Savona 1891, pp. 73 s.; A. Abate, Cronache savonesi dal 1500 al 1570, a cura di G. Assereto, Savona 1897, pp. 206-209; N. Battilana, Genealogia delle famiglie nobili di Genova, III, Genova 1833, p. 17; L. Cramer, La Seigneurie de Genève et la maison de Savoie de 1559 à 1595, III, Genève 1950, pp. 64 s.; L. Botta, La riforma tridentina nella diocesi di Savona, Savona 1965, pp. 14, 24, 3439, 88-101, 124-128, 179-184, 216-222, 232-236, 246 s., 266 s., 282-308; H. Biaudet, Les nonciatures apostoliques permanentes jusqu' en 1648, p. 144; C. Eubel-G. Van Gulik, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, p. 292.