ALDEGA, Giovanni
Compositore ed organista, nato a Roma il 26 febbr. 1815. Allievo di G. Baini, F. Grazioli, F. Cenciarelli ed altri, fu nominato socio organista dell'Accademia di Santa Cedilia il 23 nov. 1831 e socio compositore l'8 nov. 1844. Su incarico della stessa Accademia, di cui fu anche "guardiano" (vicepresidente) per gli organisti dal 1843, compose una Messa di requiem per i funerali di Gregorio XVI (1846) e un Te Deum per grande orchestra e coro (1847), dedicato a Pio IX. Dal 1 genn. 1857 alla morte, fu direttore della Cappella Liberiana in S. Maria Maggiore. Fu anche maestro e organista nelle chiese di S. Ignazio, S. Maria Maddalena e S. Maria di Monserrato, socio dell'Accademia Filarmonica Romana, della Società Tiberina, dell'Accademia dei Quiriti. Svolse attività di insegnante e tra i suoi allievi figura G. Sgambati. Colpito da una grave nevrastenia, degenerata poi in alienazione mentale, si uccise a Monte S. Giovanni Campano, dove si era recato per una esecuzione musicale, il 27 apr. 1862; nel maggio successivo i padri della Maddalena celebrarono per la sua memoria un solenne funerale.
L'A., autore ai suoi tempi assai reputato in Roma, scrisse molta musica sacra, tra cui, oltre le opere citate, uno Stabat Mater con. orchestra, mottetti, salmi, inni, cantate, ecc.. In tutti questi lavori si nota l'applicazione alla musica ecclesiastica dei virtuosismi canori propri dello stile melodrammatico. Nel salmo Laudate pueri a tre cori, che si eseguiva tutti gli anni il 21 giugno nella chiesa di S. Ignazio per la festa di s. Luigi, la durata del solo primo versetto era di ben quindici minuti, mentre l'intero salmo durava cinquanta minuti: i quattro solisti che cominciavano a cantare il salmo erano, a metà di questo, sostituiti da altri quattro, perché, a causa della tessitura eccessivamente alta, sarebbe stato per loro troppo faticoso arrivare alla fine. Un'altra composizione dell'A., un Vespero,durava due ore e mezza.
Fonti e Bibl.: Notizie fornite dal figlio Giovanni Aldega; Cenni necrologici del M. G. A. ed iscrizioni lapidarie composte dal Rev.mo Sig. D. Raimondo Pigliacelli can. della Basilica Liberiana in occasione del solenne funerale celebrato il dì 28 maggio 1862 nella Chiesa parr. di S. M. Maddalena de' CC. RR. Ministri degli infermi [s.n.t.]; A. De Angelis, Domenico Mustafà, la Cappella Sistina e la Società Musicale Romana,Bologna 1926, pp. 16-17; A. De Angelis, La musica a Roma nel sec. XIX,Roma 1935, pp. 27, 75, 86; C. Schmidl, Diz. unwersale dei musicisti, Supple mento,p. 16.