ALBERTONI, Giovanni
Scultore, nato a Varallo il 21 novembre 1806, morto ivi nel novembre 1887, studiò due anni col pittore G. Avondo nella patria scuola di disegno; poi, per le tristi condizioni finanziarie, dovette recarsi a Milano e impiegarsi come operaio in una fabbrica di bilance, rimanendovi due anni. Continuava intanto a studiare il disegno, così da passare all'accademia di Brera, donde nel 1829 andò all'Albertina di Torino quale pensionato del collegio Caccia. E come tale fu mandato a Roma, dove fu scolaro del Thorwaldsen e dove rimase, pur dopo la partenza del maestro, fino al 1848, partecipando anche ai moti rivoluzionarî. Tornato in Piemonte e stabilitosi a Torino, fu protetto dalla regina Maria Adelaide, che gli fece eseguire la tomba della regina Maria Cristina per l'abbazia di Altacomba in Savoia. Fattosi buon nome, ebbe numerose e importanti commissioni, continuando a rimanere a Torino, donde si allontanò nel 1858 per un viaggio a Parigi. Delle molte opere dell'A. ricorderemo: a Torino, la statua di S. Lazzaro nella chiesa omonima, i monumenti al generale Bava in via Cavour (1857), a V. Gioberti in piazza Carignano (1859), a G. L. Lagrange presso la stazione (1867), al prof. Rideri nel cortile dell'università, la gigantesca statua dell'Agricoltura sulla facciata del Pal. Carignano (1869), e numerosi monumenti nel cimitero; ad Aosta, il monumento a Lor. Cerise; al Sacro Monte di Varallo, la fontana monumentale; opere diverse nel palazzo della Società d'incoraggiamento alle belle arti, pure in Varallo. Altre furono da lui inviate in Inghilterra, in Russia, in America. Di ottima indole, l'A. fu dovunque amato; come artista fu, a dire dello Stella, "accurato e preciso nel modellare, sobrio nella composizione, dignitoso nel sentimento; fece dell'arte non molto elevata, ma severa d'ispirazioni e d'intendimenti".
Bibl.: A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino 1893; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v.