BENOZZI, Giovanna
Nacque a Venezia nel 1660 da Marco Benozzi, spadaio. Comica valentissima, era già nota a diciotto anni col nome di Isabella. Nel 1687 partecipò, con la compagnia di E. Calderoni, a una serie di spettacoli a Venezia, e fu tale il suo successo che l'elettore di Baviera Massimiliano II ingaggiò la compagnia per il suo teatro di corte. La B., che al momento della partenza da Venezia risulta già sposata con Francesco Balletti, si spostò a Monaco di Baviera, dove rimase dal 1688 fu-io all'ottobre del 1691. In questo stesso anno si trasferì, seguendo gli spostamenti della compagnia, a Mantova, nel 1692 fu a Napoli, nel 1693 ancora a Napoli e poi a Livorno, nel 1697-1698 a Bruxelles, nel maggio del 1699 a Vienna, nel 1702 ad Augusta e nel 1703 di nuova a Vienna. Alla morte del primo marito, a quel che pare verso il 1725, assunse il nome di Fravoletta e all'incirca in questi anni dovette aver luogo la relazione della B. con il padre di G. Casanova ricordata poi dall'avventuriero nella Histoire de ma vie.
La B., "pronta nella favella, arguta nelle risposte, spiritosa e vivace in modo che rendevasi d'infinito piacere agli spettatori", avrebbe avuto ben tre mariti, uno dei quali, non si sa se il secondo o il terzo, si chiamava Sassi, come risulta da una lettera del genero, Luigi Riccoboni, del 28 ott. 1741.
In questi anni la B., "dopo d'aversi acquistato il concetto di comica valorosa" e "avere accumulato non pochi danari", si trovava a Mantova, dove, acquistata una casa nelle vicinanze del teatro, affittava camere alle compagnie di passaggio, oltre che a musici ed artisti vari. Fra i suoi ospiti di maggior riguardo fu Goldoni, che la ricordò simpaticamente nei suoi Mémoires, sottolineandone la perdurante vivacità e prontezza di spirito malgrado gli ottantacinque anni già superati. Tale testimonianza contrasta radicalmente con quella di Casanova che, avendola visitata anch'egli a Mantova, la trovò invece brutta e laida.
La B. morì nel 1754 all'età di novantaquattro anni.
Dal primo marito Francesco Balletti aveva avuto tre figli, Elena, la più famosa, Giuseppe e Margherita. Solo l'ultima, Margherita, non ebbe contatti con il teatro, interessandosi di pittura. Sposò il noto compositore Giovanni Bononcini, nipote di un Bononcini, Brighella nella compagnia del Calderoni.
Il fratello della B., Antonio, attore noto in Italia col nome di Trappola, sostenne sempre il ruolo di Scapino. Sposò una servetta, Clara Mascara detta Argentina. Dei tre figli che ebbero la più celebre fu Zanetta Rosa detta Silvia; il primogenito G. B. Bonaventura, nato verso il 1687, svolse la sua attività di comico col ruolo di Scaramuccia prima in Italia e poi in Francia. Debuttò alla Comédie italienne il 3 marzo 1732 in Colombina, avvocato pro e contro, ottenendo grande successo (un critico del tempo scrisse che "il fut très goûté"). Più tardi successe al vecchio comico F. Materazzi nel ruolo del Dottore, col quale conquistò una certa notorietà. Oltre che attore, fu buon violinista.
Sposò Claude-Simone Audureau, e morì il 26 maggio 1754 a Parigi.
Fonti e Bibl.: F. Bartoli, Not. istor. de' comici ital., I. Padova 1782, p. 238; M. D'Origny, Annales du théâtre italien.... Paris 1788, pp. 124, 125; C. Goldoni, Mémoires, in Opere complete..., XXXVI, Venezia 1936, p. 258; T.-S. Gueulette, Notes et souvenirs sur le théatre italien au XVIIIe siècle, a c. di J.-E. Gueulette, Paris 1938, pp. 59 s., 62. 63; J. Casanova, Histoire de ma vie, II, Wiesbaden 1960, pp. 268-290; E. Campardon, Les comédiens du roi de la troupe italienne.... Paris 1880, p. 34; A. Ademollo, Una famiglia di comici ital. nel sec. XVIII, Firenze 1885. p. 52; L. Rasi, I comici ital., I, Firenze 1897, pp. 252, 348 s.; X. de Courville, Un apôtre de l'art du théatre au XVIII siècle. L. Riccoboni..., I, Paris 1942. pp. 84 s.; I. Sanesi, La commedia,I, Milano 19-5-4, p. 545; Encicl. dello Spett., II, col. 265.