Umanista, storico e geografo (Treviso 1485 - Padova 1557), in strette relazioni di amicizia con storici e letterati: G. Fracastoro, A. Navagero, P. Bembo, P. Giovio; ebbe dalla repubblica di Venezia incarichi diplomatici e politici: fu (dal 1515) segretario del senato veneto. Profondo conoscitore del latino e del greco, curò per A. Manuzio le edizioni di Quintiliano (1514) e della terza deca di Tito Livio (1519). Raccolse le relazioni dei più famosi viaggi dall'età classica alla sua epoca col titolo Delle navigazioni e viaggi (3 voll., dei quali il 2º postumo, 1550-59), in cui rivela vasta cultura geografica e cosmografica. Il figlio Paolo (Venezia 1532 - ivi 1600) fu anch'egli letterato, segretario del senato veneto e storico di qualche pregio.