GAFFORI, Giovan Pietro
Nato nel 1710 a Corte e morto ivi nel 1753. Fu uno dei capi più insigni della cosiddetta Nazione còrsa nel sec. XVIII, anzi il più illustre dopo il Paoli, di cui si può considerare il precursore. Compiuti gli studî a Roma, tornò in patria e per qualche tempo esercitò la professione di medico. Ancora giovanissimo si distinse molto tra i capi ribelli a Genova per la sua intelligenza ed energia, sì che quando l'avventuriero Teodoro di Neuhoff sbarcò nell'isola e vi ottenne la corona di re, venne nominato segretario di stato col titolo di conte e poi, durante l'assenza dello stesso re, elevato al più alto ufficio di presidente del Consiglio di reggenza. Nel 1738, insieme al canonico Orticoni, si recò come deputato della nazione a Bastia per trattare un accomodamento con la repubblica di Genova. Ma nulla si poté allora concludere. Più tardi, nella consulta di Orezza (1745) fu eletto uno dei tre pacieri e cooperò a diminuire il fuoco delle discordie. Negli anni successivi prese parte ai fatti d'arme combattuti nell'isola tra Sardi e Inglesi da una parte, Genovesi e Francesi dall'altra, in stretta dipendenza con la guerra di successione d'Austria, segnalandosi specialmente all'assedio di Corte (1746), quando non esitò a far tirare contro il castello, sebbene un suo figliolo fosse stato esposto sui bastioni per ordine del comandante genovese. Si valse anche della penna per affermare i diritti dei suoi connazionali. Quando il trattato di Aquisgrana (1748) abbandonò di nuovo l'isola ai Genovesi, egli non desisté dalla lotta. Già eletto nell'assemblea di Orezza uno dei quattro capi della nazione, a poco a poco riuscì a concentrare nelle sue mani tutti i poteri. Nominato generalissimo al principio del 1753, s'impadronì di tutta l'isola, a eccezione dei presidî, sicché nella consulta della fine di luglio a Tuani venne acclamato come unico capo. Ma breve fu la sua dittatura. Il 2 ottobre successivo cadde vittima di alcuni sicarî (certo Romei e compagni), non senza la complicità del governo genovese.
Bibl.: G. Cambiagi, Istoria del Regno di Corsica, III, Firenze 1771, passim; P. Marini, Jean-Pierre G. en 1745, in Bulletin de la Société des sciences historiques et naturelles de la Corse, XL (1920), pp. 81-113; P. Fontana, La mort de G., in Le petit marseillais, 7 maggio 1927.