Giurista (Perugia 1522 - ivi 1590); prof. di diritto civile (prob. dal 1548) e poi di diritto canonico (prob. dal 1555) nella sua città, collaborò (1562) alla riforma degli statuti municipali. Fu detto il Triboniano di Perugia. La sua opera principale sono le Institutiones iuris canonici quibus ius pontificium singulari methodo libris quatuor comprehenditur (1563): divise in quattro libri a imitazione delle Institutiones di Giustiniano, dovevano come queste, nell'intenzione dell'autore, costituire la sintesi ufficiale e definitiva di tutto un diritto; la sperata sanzione pontificia all'ultimo momento venne a mancare, ma le Institutiones, che erano il primo tentativo d'una compendiosa opera d'insieme per tutta la vasta materia, ebbero ugualmente una grande autorità, testimoniata dalle molte riedizioni, dai commenti, dall'inserzione in parecchie ristampe del Corpus iuris canonici. L. scrisse anche: Institutionum iuris canonici commentarium (1560); De comparatione iuris pontificii et caesarei ecc. (1574); Regularum ex universo pontificio iure libri III (1587); oltre a opere canonistiche minori, a due scritti in onore rispettivamente di Baldo e di Bartolo, e a carmi latini.