Scultore e pittore (Firenze 1475 - Tours 1554). Protetto dai Medici, si formò nell'ambito di A. del Verrocchio, e subì l'influsso di Leonardo, al quale fu legato da una salda amicizia; la sua attività ebbe una funzione di rilievo nell'evoluzione della vita artistica fiorentina del primo Cinquecento. Tra le prime opere è il busto di G. Boccaccio per il cenotafio nei SS. Michele e Iacopo a Certaldo (1503), che mostra riferimenti alla pittura contemporanea (Filippino Lippi). Nella produzione successiva si evidenzia una progressiva ricerca di effetti pittorici e chiaroscurali, sotto lo stimolo dello stesso Leonardo: dalle terrecotte come il Noli me tangere (1505-06, Firenze, Museo nazionale del Bargello) o il Combattimento di cavalieri (1508 circa, Louvre, Parigi; altre versioni a Firenze, Museo di Palazzo Vecchio e Museo nazionale del Bargello), ispirato al cartone della Battaglia di Anghiari di Leonardo, al gruppo bronzeo della Predica del Battista (1506-11, Firenze, Battistero), per il quale G. Vasari presumeva una collaborazione dello stesso Leonardo. Nel 1514 collaborò al completamento del monumento Forteguerra (Pistoia, duomo) su modello di Verrocchio, eseguendo la figura del cardinale (Pistoia, Museo civico). La sua produzione pittorica, attestata da Vasari, è ignota; poco si conosce anche dell'attività svolta in Francia, dove passò dopo la cacciata dei Medici (1528) e dove lavorò a un monumento equestre a Francesco I, mai compiuto.