ROMANELLI, Giovan Francesco
Pittore, nato nel 1610 a Viterbo, morto ivi l'8 novembre 1662. Allievo di Pietro da Cortona, protetto dal cardinale Barberini, fu piacevole colorista, caratterizzato dalla spigliatezza inventiva e dalla magniloquenza propria del suo tempo. Dopo la prima dipendenza dal maestro trovò una maniera più personale aderendo all'ambiente romano impersonato dal Maratta. Viterbo conserva alcune fra le sue migliori opere nella cattedrale, quali: il S. Lorenzo, la Madonna con S. Giuseppe e S. Bernardino. Lavorò molto per Roma dove fu apprezzato e ammirato (affreschi nella sala della contessa Matilde in Vaticano; Coronazione della Vergine nell'Oratorio dei filippini; Presentazione al tempio in S. Maria degli Angeli; Adorazione dei pastori nella Galleria d'arte antica). Alla scuola rifiorente dell'arazzo romano diede il contributo della sua raffinatezza compositiva e coloristica (arazzi illustranti la vita di S. Francesco Borgia, nella Casa professa del Gesù). Chiamato alla corte di Francia nel 1648 e nel 1659, fu colmato di onori. Per il cardinale Mazzarino decorò una galleria del suo palazzo (oggi Bibl. nazionale) con soggetti mitologici e storici, mentre al Louvre, nelle sale dette oggi degl'imperatori romani, lasciò larga impronta dell'arte decorativa italiana del secolo XVII. Suo figlio Urbano, nato nel 1652 e morto nel 1682, da lui iniziato all'arte, seguì poi la maniera di Ciro Ferri: è suo il Martirio di S. Lorenzo nella vòlta della cattedrale di Viterbo.
Bibl.: L. Pascoli, Vite di pittori, scultori e architetti, I, Roma 1730, p. 102; G. Passeri, Vite di pittori, scultori e architetti, ivi 1772, pp. 328-36; F. Baldinucci, Delle notizie de' professori del disegno, XVIII, Firenze 1773, pp. 204-230; E. Pistolesi, Descrizione di Roma e suoi contorni, Roma 1848; L. Pollak, Künstlerbriefe in Jahrb. d. preuss. Kunsts., XXXIV (1913), pp. 44-61; G. Copertini, Tre arazzi del museo civico di Milano, in Rass. d'arte, II (1915), pp. 126-28; A. Scriattoli, Viterbo nei suoi monumenti, Roma 1913-20; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII; J. Hess, Affreschi di G. R. nel Palazzo Vaticano, in Illustraz. Vatic., VI (1935).