SESSA, Giovan Battista
Tipografo ed editore, il primo di una numerosa famiglia, benemerita dell'arte della stampa a Venezia. Si disse milanese, ma le sue più antiche sottoscrizioni, recanti Baptista de Sessa" o "Joannes Baptista de Sessa" lo indicano come nativo di Sessa, paesello presso Lugano. Cominciò nel 1489 stampando i Proverbî di Seneca; fino all'anno 1500 pubblicò 39 opere, ma fu attivo fino al 1509, anno forse della sua morte. Il suo nome è legato alla prima edizione di Marco Polo, De le meravegliose cose del mundo, apparsa il 13 giugno 1496 (Brescia, Biblioteca Queriniana); citeremo anche il suo Vocabulista italico-tedesco, 14 aprile 1498 (British Museum) e il suo Arte del ben morire, del 1503 circa, ornato con 12 interessanti silografie (Venezia, Museo Correr). Il S. adoperò una graziosa marca tipografica in cui si vede un gatto col sorcio in bocca, accompagnata con le iniziali B. A. S. oppure I. B. S., insegna adoperata dai suoi eredi fino al tardo Cinquecento. Continuatore più noto della famiglia fu Melchiorre, con 118 edizioni, dal 1506 al 1549; per alcuni anni (1516-1525) associato con Pietro de Ravani bresciano. I suoi eredi continuarono fino al 1599. L'elenco di E. Pastorello indica inoltre 18 edizioni di "G. B. Sessa e Melchiorre fratelli"), dal 1556 al 1569; 24 di "G. B. Sessa e Fratelli Eredi di Melchiorre" (1574-1587); 23 di "G. B. Sessa e G. Bernardo fratelli" (1596-1597).
Bibl.: F. V. principe d'Essling, Les livres à figures vénitiens, Firenze e Parigi 1907-1914 (indice); E. Pastorello, Tipografi, editori e librai a Venezia nel secolo XVI, Firenze 1924.