Pittore e poeta (Calaone, Este, 1509 - Vicenza 1589). Trasferitosi a Vicenza (1540), ivi fu amico di G. G. Trissino e di A. Palladio con i quali fu anche a Roma (1545-47) e a Padova. Seguace della maniera di Tintoretto e Veronese, fu attivo soprattutto nel Vicentino. Col soprannome di Magagnò pubblicò a Venezia, tra il 1558 e il 1583, quattro volumi di versi (Le rime di Magagnò, Menon e Begotto in lingua rustica padovana) dove sono raccolti componimenti suoi e altri del Rava e di B. Rustichello (rispettivam. Menon e Begotto). Suo figlio Alessandro (n. Vicenza 1556 - m. 1630), pittore e poeta rustico, allievo del padre, poi di G. A. Fasolo, si ispirò al Veronese e ai Bassano. Attivo a Vicenza e a Padova, ebbe come collaboratori i figli: Giambattista (Vicenza 1577 - ivi 1617), Marcantonio (Vicenza 1578 - ivi 1630), Girolamo (Vicenza 1586 - ivi 1630 circa) e Vincenzo (m. Vicenza 1630 circa).