FERRARI, Giovan Battista
Figlio di Tommaso e Laura Carleschi, nacque a Tresto (oggi frazione di Ospedaletto Euganeo in provincia di Padova) il 21 giugno 1732. All'età di dodici anni i genitori lo fecero entrare nel seminario di Padova, ove egli ebbe tra i suoi maestri C. Sibiliato e M. A. Trivellato. Nell'agosto del 1755 il F., il quale aveva nel frattempo preso gli ordini sacerdotali, ottenne la laurea in teologia dommatica con successiva aggregazione al Collegio dei teologi.
All'inizio dell'anno seguente fu nominato insegnante di lettere presso il seminario, incarico che ricoprì per diversi anni, durante i quali perfezionò la conoscenza della lingua greca e soprattutto di quella latina.
Risale a questo periodo infatti la scrittura di diverse opere, in versi e in prosa, dalle quali emerge la purezza del suo stile latino e la perizia nell'uso dell'endecasillabo catulliano e del giambo plautino (la maggior parte di questi scritti, Apologi, Dialogi, Carmina, Elegiae, Epigrammata, Odes, sono tuttora inediti nella Biblioteca del Seminario di Padova).
Nel 1767 ricevette la nomina a professore nelle scuole dell'Accademia dei Ricovrati di Padova (dal 1779 Accademia di scienze lettere ed arti). Negli anni trascorsi presso l'Accademia il F. ebbe modo di rivelare la sua abilità oratoria attraverso la recitazione di orazioni latine composte soprattutto in occasione della morte di alcuni uomini illustri. È del 1769 una Laudatio in funere Clementis XIII, recitata nella cattedrale di Padova e pubblicata nello stesso anno (Padova 1769). Nel 1770 pronunciò l'orazione funebre in onore del vescovo Alessandro Papafava, pubblicata poi insieme alla biografia con il titolo Vita Alexandri Papafava episc. Famaugustani, et laudatio in eiusdem funere (ibid. 1792).
A partire dal 1771 al F. venne affidata la prefettura degli studi, ufficio esercitato in precedenza da G. Cognolato, il quale vi aveva rinunciato a seguito dell'elezione a canonico di Monselice. Negli anni della prefettura il F. si dedicò soprattutto alla stesura in lingua latina delle biografie dei professori dei seminario patavino. Continuò comunque la scrittura di orazioni funebri: del 1791è la Laudatio in funere f. Antonii Valsecchi (ibid. 1791), professore di teologia sacra, al quale il F. era legato da un rapporto di familiarità, e del 1796 la Laudatio in funere Nicolai Antonii Iustiniani (ibid. 1796). La prima biografia dedicata ai professori del seminario risale al 1792 e fu la Vita Aegidii Forcellini (ibid. 1792), nella quale il F. inserì anche interessanti notizie relative alla compilazione da parte di E. Forcellini dei Lexicon totius Latinitatis. Nel 1799 segui la Vita Iacobi Facciolati cui premittitur epistola ad card. Stephanum Borgia (ibid. 1799) e la prima edizione delle Vitae illustrium virorum seminarii Patavini (ibid. 1799), nella quale il F. inserì anche la vita del Forcellini (la seconda edizione usci postuma nel 1815 con il titolo Vitae virorum illustrium seminarii Patavini, cum opuscolo de singulari b. Gregorii Barbadici studio et amore in idem seminarium ...). L'opera risultò ampliata in quanto furono aggiunte, oltre all'opuscolo su G. Barbarigo, anche la vita del Facciolati e le Vitae quatuor illustrium virorum Montissilicis (nempe Brunacci, Schiavetti, Maggia, Cognolato), qui seminarium Patavinum ornarunt, già pubblicate nel 1807 da G. Ferretto.
Biografica è anche l'ultima opera edita dal F., la VitaPiiSexti pontificis maximi cum appendice (ibid. 1802), con la quale egli continuava, dopo la pubblicazione del 1769 su Clemente XIII, la serie delle Vitae pontificum Romanorum illustrata da A. Sandini.
Il F. morì a Padova il 14 apr. 1806.
La sua orazione funebre fu recitata da G.A. Braus, allora maestro di retorica nel seminario, ma non fu mai data alle stampe (ne esistono due copie: Padova, Biblioteca del Seminario, Codd. cart., n. CDLXXVI; Ibid., Biblioteca civica, 298, XIV). Alcuni degli scritti del F. furono pubblicati postumi nel decennio successivo alla sua morte, ma numerosi si conservano ancora inediti nella Biblioteca del Seminario di Padova.
Fonti e Bibl.: Ospedaletto Euganeo, Archivio parrocchiale, Registro dei battesimi, anni 1700-1800; Notizie biogr. intorno a G. B. F., in Giornale dell'italiana letter., V (1806), 12, pp. 183-187;G. A. Moschini, Della letter. veneziana del sec. XVIII fino ai nostri giorni, I, Venezia 1806, pp. 34-45, 230; IV, ibid. 1808, p. 11;S. Melan, Oratio in laudem I. B. Ferrarii in seminario Patavino studiorum praefecti, in Vitae virorum illustrium seminarii Patavini, Padova 1815, pp. V-XLIII; G. Vedova, Biografia degli scrittori padovani, I, Padova 1832, pp. 394-397;G. B. Corniani, I secoli della letter. ital. dopo il suo risorgimento, VII, Torino 1856, p. 141;G. Pietrogrande, Biografie estensi, Padova 1881, pp. 177-189; S. Serena, Scrittori latini del seminario di Padova, Padova 1936, pp. 329-332, 424-428;G. Natali, IlSettecento, Milano 1960, pp. 529, 559; G.Peraro, Il Tresto. Fatti ricordi personaggi all'ombra dell'antico santuario, Cittadella 1981, pp. 104s.; Nouvelle Biographie générale, XVII, Paris 1856, col. 517.