BOZZOLA, Giovan Battista
Nacque in Brescia, da una famiglia di librai, negli ultimi anni del sec. XV. Sposò nel 1521Laura Tebaldini, dalla quale ebbe una sola figlia, Giulia. Continuò il commercio tradizionale della famiglia ed ebbe bottega in Brescia, facendosi editore solo in età matura. Per la stampa delle edizioni si avvalse di buoni tipografi della città: Damiano Turlino e Lodovico da Sabbio. Nel 1561, per consiglio del vescovo di Brescia Domenico Bollani, suo protettore ed amico, si recò a Trento - sede del concilio - e vi aprì una succursale della sua azienda. La sua cultura e la sua amabilità dovettero renderlo ben accetto a prelati e uomini politici che gli affidarono la pubblicazione dei loro scritti: conciones,orationes,apologiae, ecc., che non potevano essere stampate in Trento, allora priva di tipografi. Durante le sessioni del concilio del 1562-1563 egli pubblicò una sessantina di opuscoli che per gran parte - contengono le orationes che gli ambasciatori pronunciavano a nome dei loro signori, con le risposte a loro fatte dai padri conciliari.
Talune edizioni sono datate da Brescia, mentre altre da Riva di Trento; queste ultime non recano il nome del tipografo, essendo costui il medico ebreo Jacob ben Marcario cui il principe vescovo di Trento, il cardinale Madruzzo, aveva concesso, nel 1561, privilegio di aprire una stamperia ebraica in quella cittadina, in casa di un Antonio Broën, e sembrando quindi disdicevole che le opere conciliari avessero come editore un ebreo. A Marcario affidarono la stampa di loro edizioni anche Filippo Ricci di Verona e Pietro Alciati di Padova, entrambi attivi editori e librai. Nella Biblioteca Comunale di Trento si conservano ventisei opuscoli datati da Brescia e da Riva fatti stampare "ad istantiam Baptistae Bozolae"; altri gruppi di simili opuscoli sono nella Biblioteca Queriniana di Brescia e in quella del British Museum di Londra. Sono oggi tutti assai rari e importanti come documenti dei lavori conciliari. I caratteri di Marcario sono inconfondibili e la marca tipografica che li contrassegna (lo stemma mediceo inquadrato da una cornice a fregi) è quella stessa che si ritrova nelle edizioni del B. datate da Brescia. Queste numerose edizioni relative al concilio furono coronate nel 1563 da quelle della Vera et catholica doctrina de sacramento ordinis ad condemnandos errores, dei Decreta de sacramento matrimonii, dei Decreta pubblicata in sessione nona Concilii Tridentini, del Catalogus legatorum, e dell'UniversumConcilium Tridentinum legitime congregatum.
Terminati i lavori del concilio, il B. chiuse la succursale trentina e proseguì, durante gli anni 1563-1566, la sua attività editoriale in Brescia, pubblicando opere di vario argomento, tra le quali meritano menzione: G. Cataneo, Tavole brevissime per sapere con certezza quante file vanno a formare una battaglia (1563), in 8º;Del medesimo pubblicò l'Opera nuova di fortificare. De gl'essamini de' bombardieri (1564). Del celebre predicatore F. Visdomini pubblicò nel 1562la Concio de duplici mysterio habita ad Synodum Tridentinum e nel 1565 a Venezia i Discorsi. Di Giovanni Antonio Taigeto bresciano mise in luce la raccolta da lui formata: Carmina praestantium poetarum (1565).Del bresciano Bartolomeo Arnigio (poeta improvvisatore, fabbro e chirurgo) pubblicò le Rime per la signora Claudia Martinengo (1566).
Con l'anno 1566 cessano le edizioni del B. e l'anno seguente iniziano quelle di Tommaso Bozzola suo successore. Sebbene non si sia ancora reperito un documento che attesti la data di morte del B., resta accertato che essa avvenne dopo il 1566 e prima del 1568, giacché nella "portata" di quell'anno la figlia Giulia dichiara che il padre è morto. La libreria e l'attività del B. furono proseguite senza interruzioni, prima da Tommaso e poi da Giovan Battista, figlio di questo.
Fonti eBibl.: Trento, Bibl. Com., ms. 149, c. 78; E. Carmoly, Annalen der hebraischen Typographie von Riva di Trento, Frankfurt a. M. 1865, p. 162; Anonimo, Una tipografia ebraica in Riva di Trento, in Arch. stor. veronese, XXIV(1885), p. 82; L. Fè d'Ostiani, Bibliografia degli opuscoli relativi al concilio di Trento stampati a Brescia durante lo stesso concilio, in Arch. veneto, XXIV (1882), pp. 235 ss.; G. Bampi, Il primo tipografo di Riva di Trento, in Arch. trentino, II (1883), p. 156; F. Ambrosi, I tipografi trentini e le loro edizioni, in Arch. trentino, IX (1890), p. 137; F. Ascarelli, La tipografia cinquecentina in Italia, Firenze 1953, pp. 210, 221; Short-title catalogue of books printed in Italy... from 1465 to 1600 now in the British Museum, London 1958, ad Indicem, p. 795.