BOCCABADATI, Giovan Battista
Nacque a Modena nel febbraio del 1635 da Adonio, cassiere del Sacro Monte nuovo di Pietà, e da Laura Gadaldini. Ancor giovinetto perdette il padre e visse poi per breve tempo in Carpi, presso un suo parente, Raineri Boccabadati, canonico di quella pieve. Alla morte di questo, tornò a Modena (1649).
Nulla sappiamo dei suoi studi, che gli diedero una vasta cultura letteraria, giuridica e scientifica, e neppure sappiamo dove egli abbia conseguito la laurea in utroque. Nel 1667 fece pratiche per ottenere il governatorato di San Felice sul Panaro, ma senza alcun risultato.
Si era fatto conoscere frattanto, oltre che come legale, anche come autore di versi e di prose. Nel 1656 aveva pubblicato un'ode, Nell'espugnazione di Valenza nello Stato di Milano dall'armi Francesi sotto la condotta del Ser.mo Duca di Modena (Modena s. d.), cui fece seguito Il Ricamo,panegirico in morte di Francesco d'Este duca di Modena (Modena 1659). Poi il B. cominciò a scrivere opere teatrali. Sono le più numerose e meno infelici delle opere che di lui restano. Nel 1664 fu rappresentata la tragicommedia (tre atti in prosa) Le gare del Merito, che venne stampata a Modena nello stesso anno, ristampata successivamente a Brescia nel 1675 e poi ancora a Bologna nel 1685. L'anno seguente fu recitato e stampato il Ciro in Lidia (tre atti in versi).Al tempo stesso il B. esercitava l'avvocatura (fu sempre iscritto al Collegio degli avvocati) e si occupava di studi matematici e scientifici. Fu certo questa versatilità che indusse il duca Francesco a nominarlo, nel 1671, suo bibliotecario con un salario di 65 lire mensili. Quando, nel 1678, un lascito del canonico Cristoforo Borghi rese possibile l'istituzione in Modena, presso le scuole del collegio dei nobili tenute dai preti della Congregazione di S. Carlo, di tre pubbliche letture di leggi, il B. ebbe l'incarico della lettura di Instituta; nel 1681 passò alla lettura ordinaria. Nello stesso anno il duca lo nominò ingegnere generale con una provvisione di 175 lire mensili, compreso il compenso per i viaggi che egli avrebbe dovuto fare a Brescello: dal che si deduce che il B. si dovette occupare dei lavori di ampliamento e di rafforzamento di quella fortezza, che divenne la più munita e la migliore piazzaforte del ducato.
Quando il duca promosse ad università le scuole della Congregazione di S. Carlo, il B. vi tenne deicorsi, nonpiù di materia legale, ma, di matematica e di fisica. I rotuli dei lettori, molto lacunosi, ci permettono soltanto di sapere che nel 1684-85 egli lesse Elementi d'Euclide, nei due anni seguenti Hydrostatica quatenus etiam ad aquas fluentes pertinet, nel 1689-90 Istituzioni di meccanica; nel 1690-91 tenne la lettura De conatu mechanico. Nel 1687 il B. ebbe l'incarico di eseguire la pianta topografica del distretto di Modena, lavoro nel quale egli fu impiegato per circa sei mesi. Nell'Archivio di Stato di Modena si conserva un'altra grande mappa nella quale egli segnò tutti i numerosissimi corsi d'acqua che scorrono nel sottosuolo di Modena.
Nonostante questa attività molteplice, il B. continuò a scrivere per il teatro. Nel 1667 pubblicò a Modena i tre atti in prosa Quando sta peggio sta meglio, cui seguì Costanza è spesso il variar pensiero (Modena 1677 e Bologna 1696). Nel 1685 fu rappresentato a Reggio e stampato a Modena Amor non inteso; nel 1690 fu rappresentato e stampato a Modena Pirro,ovvero gli equivoci d'amicizia e d'amore; nel 1693, in occasione delle nozze di Francesco d'Este e Margherita Farnese, fu rappresentato Scipione,ovvero le gare eroiche; nel 1695 fu pubblicato a Modena Demetrio,ovvero i dubbi eroici e due anni più tardi il figlio del B., Gherardo, pubblicò postumo l'ultimo lavoro del padre, Le mine sventate (Modena 1697). Sono sostanzialmente delle commedie d'intreccio che rispondono abbastanza bene ai gusti del tempo e sono costruite talvolta con abilità inventiva e un certo senso dell'effetto teatrale.
Tra le altre opere letterarie del B. vanno ancora ricordate: un epitalamio per le nozze del marchese Filippo Rangoni (Modena s. d.); un'ode Sopra la solenne incoronazione della Madonna di S. Giorgio (Modena 1673); un sonetto pubbl. nei Marmi santificati... descritti dal dott. G. Angelini (Modena 1694); due sonetti, pubbl. in una Raccolta di varie compositioni fatte per la felicissima liberatione di Vienna (Modena 1683); un altro sonetto posto in fronte all'opuscolo Compositione della Teriaca... manipolata da Pietro Abbati aromatario dell'A. S. di Modena (Modena 1676).
Del B. non si conoscono opere di materia giuridica, salvo a non avallarel'attribuzione fattagli da alcuni di un Discorso legale (1682) e di un Consulto etico-legale, pubblicati anonimi. Ci resta invece, d'argomento scientifico, una lunga lettera in latino inserita nelle Ephemerides barometricae Mutinenses anni 1694 di Bernardino Ramazzini (pp. LXXVII-LXXXVII), in cui il B., che del Ramazzini fu grande amico, discute varie opinioni intorno alle cause per cui il mercurio sale o scende lungo il tubo del barometro, secondo l'altitudine dei luoghi, la piovosità dell'aria, ecc. Il B. aveva inoltre pubblicato qualche anno prima le sue Animadversiones super resolutione geometrica duarum mediarum continue proportionalium... (Modena 1690), che il Ramazzini inviò subito al Magliabechi pregandolo di diffonderle presso i matematici fiorentini. Perlunghi anni il B. aveva atteso alla composizione di un'opera, De conatu mechanico, mai terminata.
Il B. morì in Modena il 17 ott. 1696.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Modena, Particolari,ad vocem; Ibid., Ingegneri,ad vocem; Ibid., Università, b. 1; B. Ramazzini, Epistolario, a cura di P. Di Pietro, Modena 1964, ad Indicem; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1311 s.; L. Allacci, Drammaturgia, Venezia 1755, coll. 226, 386, 653, 702, 863, 865, 900, 915; G. Tiraboschi, Biblioteca modenese, I, Modena 1781, pp. 282-84; I. Sanesi, La Commedia, II, Milano 1935, p. 103; C. G. Mor, Storia dell'università di Modena, Modena 1963, p. 59.